Sintesi fra luce e natura
Dicembre 28, 2023
Nella tranquillità delle montagne trentine, lontano dal frastuono della città, l’architetto Andrea Dal Negro progetta per i suoi genitori un’abitazione che incarna il sogno di una coppia che, dopo una vita cittadina, ha deciso di intraprendere un nuovo capitolo di vita a due passi dal bosco. Con quattro fedeli amici a quattro zampe al seguito e un orto rigoglioso, la nuova casa è una celebrazione della vita semplice e del legame indissolubile con l’ambiente circostante. L’architettura è stata concepita per abbracciare il paesaggio montano e si rivolgeallemaestose Dolomiti del Brenta. Grandi vetrate dominano la facciata, permettendo alla luce del giorno di fluire copiosamenteall’interno degli spazi. Orientamenti, materiali, tecniche di costruzione e impianti tecnologici miranoa un concetto di sostenibilitá, che punta a minimizzare l’impatto ambientale e a sfruttare le risorse naturali. Il concetto di fondo è rappresentato dalla visione delle dinamiche di vita come un’unica entitá, dove gli ambienti diurni, notturni e lavorativi si fondono e coesistonotantoin spazi ampie luminosiquantointimi e privati, dialogando direttamente con la natura e privilegiando l’illuminazione e un’areazione naturale. Il volume sorge a 1000 metri sopra il livello del marealle pendici del monte Roen in Trentino e si colloca all’interno di un lotto rettangolare,sviluppatoin lunghezzaeorientatoverso sud-ovest,che garantisce un’esposizione ottimale ai raggi solari e una vista panoramica verso valle. L’edificio si sviluppa su due piani fuori terra e un piano tecnico interrato. Seguendo la tipologia tradizionale delle case circostanti, il piano terra si presenta come un semplice volume rettangolareintonacatoche funge da basamento, mentre il volume superiore si suddivide in tre volumi piú piccoli,frammentando l’architettura e avvicinandosi a proporzioni maggiormentein armonia con gli edificati circostanti. I tre volumi danno ritmo all’edificio giocando con diverse inclinazioni sia del tetto siadella facciata,movimentandola struttura regolare della pianta. La loro inclinazione si sovrappone a tratti con la silhouette della cresta delle cime montane antistanti: l’andamento del sole muta la percezione architettonica durante l’arco della giornata che,attraverso luci e ombre, sottolinea e talvolta sfuma le sue linee rendendo il dialogo tra costruito e natura mutevole, quasi in divenire. Questi volumi sono completati da ampie logge vetrate e spioventi che svolgono un’importante ruolo nella termoregolazione naturale dell’edificio: durante i rigidi mesi invernali queste agiscono come radiatori naturali, catturando il calore del sole e diffondendolo delicatamente negli spazi interni;in estate, invece,proteggono gli ambienti interni dai raggi solari più intensi, mantenendo una temperatura confortevole e permettendo di godere della freschezza della montagna. Un ampio giardino frontale completa il lotto, assieme ad una legnaia e un orto progettato e dimensionato per offrire una dieta variegata di prodotti naturali.Il cuore della casa è stato progettato come un ambiente unico, ampio e luminoso. Il piano terra è caratterizzato da un’estesazona giorno a doppia altezzanella parte del volume centrale,dominata da uncamino attorno al quale trovano spazio il salotto, la cucina con un’isola in pietra naturale e uno studiolo.Un divano viene collocato a cavallo tra salotto e cucina, su cui comodi cuscini movibili sostituiscono il classico schienale fisso: in questo modo questo elemento perde il retro e vieneutilizzato sia dalla sala da pranzo, sia dal salotto, fungendo da elemento di continuitàtra i due spazi e favorendo laconvivialitàcon gli ospiti.