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Barometro dei Furti nel Retail 2025: perdite record e nuove strategie anti-taccheggio

Barometro dei Furti nel Retail 2025: perdite record e nuove strategie anti-taccheggio
Novembre 11, 2025
Le differenze inventariali costano all’Italia oltre 4 miliardi di euro: cresce l’allarme taccheggi, anche tra i dipendenti
L’edizione 2024 del Barometro dei Furti nel Retail in Italia, promossa da Checkpoint Systems Italia in collaborazione con NielsenIQ, fotografa un fenomeno in costante crescita: le differenze inventariali da taccheggio pesano in media per l’1,2% dei ricavi annui, equivalenti a 4,12 miliardi di euro di perdite.
Un costo che, tradotto su scala nazionale, significa 107 euro per cittadino.
Retail sotto pressione: aumentano furti esterni e interni
Oltre la metà delle perdite (53%) è causata da furti commessi da clienti nei punti vendita — un fenomeno percepito in aumento dall’84% delle aziende intervistate.
Seguono i furti interni (21%), gli errori dei fornitori (15%) e le anomalie amministrative (11%).
L’inverno del taccheggio: food, beauty e tessile tra i più colpiti
Il food retail resta l’ambito più colpito, con il 45% delle perdite complessive.
A ruota seguono i settori Health & Beauty (19%) e abbigliamento/tessile (14%), mentre elettronica, DIY e pet care registrano valori compresi tra il 4% e il 7%. La stagione invernale si conferma la più critica, con il 28% dei furti concentrati tra novembre e febbraio, complice l’aumento del traffico nei punti vendita e la maggiore facilità di occultare la merce.
Self-checkout: il nuovo fronte caldo della sicurezza
La diffusione delle casse self-service (79% dei retailer) ha aperto un nuovo capitolo nelle strategie di sicurezza. Il rischio di taccheggio in queste postazioni risulta più elevato rispetto alle casse assistite, spingendo il 32% delle aziende a destinare risorse dedicate al controllo di quest’area. L’83% dei retailer ha già potenziato la sicurezza con telecamere, addetti dedicati e sistemi antitaccheggio, mentre il 33% ha introdotto soluzioni RFID per monitorare la merce in tempo reale.
Tra profili, merce e contromisure: il nuovo volto del taccheggio
Il Barometro 2025 traccia un identikit preciso del fenomeno: oltre la metà dei furti (53%) è commessa da singoli individui non professionisti, mentre il 47% coinvolge gruppi organizzati. I responsabili appartengono per lo più alla fascia d’età tra i 18 e i 50 anni (68%) e nel 54% dei casi sono recidivi. Il valore medio dei furti si colloca tra 40 e 80 euro, ma la crescita interessa ogni categoria merceologica, dai beni alimentari ai prodotti per la persona. In parallelo, l’84% delle catene segnala un aumento delle aggressioni verso il personale, spingendo il 68% a investire in formazione specifica. Il fenomeno è trasversale: nel Food & Beverage dominano tonno, formaggi, vini e caffè; nel Health & Beauty creme, deodoranti, lamette e make-up; seguono pet food, abbigliamento quotidiano, profumatori e accessori elettronici. Il denominatore comune resta la ricerca di articoli di uso frequente, facili da nascondere e di valore percepito elevato. Per contrastare le perdite, il retail si affida sempre più alla tecnologia. Il 95% dei punti vendita utilizza videosorveglianza e personale dedicato, l’89% sistemi antitaccheggio tradizionali, mentre il 37% ha già introdotto soluzioni RFID. Cresce inoltre l’interesse per intelligenza artificiale, smart tag e sensori integrati, strumenti che – come sottolinea Davide Raduazzo, Direttore Commerciale di Checkpoint Systems Italia – rappresentano “un cambio di passo importante per la sicurezza, la tracciabilità e l’efficienza operativa lungo tutta la filiera”.


