10 nuovi decori per Forma Aquae
Aprile 5, 2023
Il bagno è ormai protagonista, al pari dell’area living, nell’ecosistema delle nostre abitazioni, dove ogni dettaglio è curato per il benessere psicofisico dei residenti. Grande e luminoso o piccolo, stretto e senza finestre: l’importante è personalizzare lo spazio dedicato all’igiene come al relax più intimo, con scelte di arredo che valorizzino l’ambiente e soddisfino l’esigenza estetica, per un’esperienza completa di self expression.
Forma Aquae è il marchio, per chi punta sul colore, con 10 nuove proposte di decoro artistico (Linea Color Dress) per la vasca (con 2 modelli di lavabo abbinabili in nuance, Flute e Capri): Tela1 e 2; Pittorica 1,2 e 3; Onde; Menphis 1 e 2; Geometrie Max, in due varianti colore. Pertanto per le vasche Forma Aquae (realizzate in solid surface o in acrilico) si ha una scelta complessiva tra 46 diversi disegni per un totale di 3.538 opzioni, tra finiture, modelli, colori (compreso il bianco) e decori.
“I dieci nuovi decori – spiega lo studio Bojola di Firenze che firma la Linea Decor Dress – confermano l’ispirazione geometrica delle forme tipiche Decor Dress, ma costituiscono una capsule nata con l’intento di combinare le grafiche con le texture che giocano sui chiaroscuri, come fossero stampate su tessuti. L’effetto voluto è quello del trompe l’oeil. I toni sono meno saturi per risultare più rilassanti; richiamano i colori della terra, tipici di un’atmosfera zen. Ci siamo ispirati all’Oriente, ai colori delle pareti in carta di riso: crema, legno… comunque sempre luminosi. L’interno bianco esalta il contrasto”.
I design Forma Aquae, sia delle strutture monolitiche sia delle vasche da appoggio, sono percepite come “pezzo unico”, con bordi finissimi dai 20mm ai 15 mm e un’ottima profondità, grazie a una tecnologia costruttiva che garantisce pure estrema robustezza. Il materiale è solid surface per le linee Iside, Athena e Milos, e Acrilico per tutte le altre. L’ergonomia è studiata per il massimo comfort.
Forma Aquae offre anche una app di realtà aumentata perché l’end user possa sperimentare l’oggetto, come dal vivo, nell’ambiente a cui è destinato.