
Vendramini riapre con una nuova luce
Novembre 5, 2025
Un progetto di rigenerazione radicale che ripensa l’esperienza retail tra materia, luce e paesaggio. È stato completato il restyling del negozio Vendramini Abbigliamento, all’interno del centro commerciale di Castelfranco Veneto, nel Trevigiano. A firmare l’intervento, lo studio Bongiana Architetture, autore del concept spaziale e architettonico, e Glip – Luce in Movimento, che ha curato l’intero progetto illuminotecnico con soluzioni su misura capaci di coniugare tecnica, emozione e sostenibilità.
Un nuovo concept per l’esperienza d’acquisto
Lo studio padovano Bongiana Architetture, con una lunga esperienza nel retail design, ha completamente trasformato il layout del punto vendita, introducendo una visione contemporanea dello shopping. La luce, progettata da Glip, diventa un vero strumento narrativo che dialoga con una composizione di materiali e forme pensata per costruire atmosfere fluide, raffinate e accoglienti. L’intervento, realizzato senza mai interrompere l’attività commerciale, ha richiesto una pianificazione accurata, permettendo la coesistenza tra cantiere e negozio aperto. Il risultato è una trasformazione profonda della percezione dello spazio.
Architettura, materia e luce
Cuore del progetto è il controsoffitto continuo, inciso da tre grandi aperture circolari: geometrie pure che spezzano la linearità del volume e creano punti di respiro, orientamento e dilatazione visiva. All’interno di questi “vuoti” sospesi trovano posto installazioni scenografiche, giochi di luce, elementi botanici e sfere riflettenti che mutano con le stagioni. I camerini esagonali, caratterizzati da profili in ottone chiaro e verde salvia, sono concepiti come presenze architettoniche autonome: visibili ma raccolte, intime e raffinate. Il pavimento in seminato veneziano rievoca la tradizione locale reinterpretandola in chiave contemporanea, con una texture materica capace di riflettere la luce e guidare il movimento nello spazio. Tra le soluzioni più audaci, il taglio del solaio al piano terra ha creato un collegamento diretto con il piano interrato, trasformando l’ex magazzino in una nuova area vendita. Scale mobili e balaustre in vetro, legno e specchio amplificano la percezione verticale e dissolvono la distinzione tra i livelli. Al piano inferiore, due patii verdi portano luce naturale e ventilazione, ribaltando la consueta percezione degli ambienti ipogei.
La luce come materia compositiva
Elemento chiave del progetto, la luce è trattata non come funzione accessoria, ma come materia progettuale. Glip ha sviluppato l’intero progetto illuminotecnico in sinergia con Bongiana Architetture, scegliendo una temperatura colore uniforme di 3500K per creare un’atmosfera calda e neutra, capace di esaltare i materiali e i capi esposti. L’impianto è gestito da un sistema DALI, che consente regolazioni e programmazioni personalizzate, garantendo massima efficienza e controllo.
I corpi illuminanti bianchi a soffitto, identici ma inclinati con leggere variazioni, formano una griglia ritmica che alterna elementi sospesi e a plafone a seconda delle funzioni:
-
in showroom prevalgono accenti e controluce,
-
nelle dorsali strutturali la luce sottolinea l’architettura,
-
nei camerini la luce radente verticale restituisce una percezione perfetta dei colori,
-
nelle nicchie dedicate ai brand, la luce è discreta ma identitaria, sempre integrata all’architettura.
Nelle grandi aperture circolari, giochi luminosi e sfere specchianti creano vere scenografie atmosferiche. I sottili dischi neri sospesi nel buio del controsoffitto smaterializzano il sistema tecnico, contribuendo all’effetto teatrale senza interferire con l’ordine espositivo.
Design circolare e attenzione al dettaglio
Un’attenzione particolare è stata riservata agli arredi e alle attrezzature di vendita. Molti elementi, recuperati da precedenti allestimenti, sono stati restaurati e reinterpretati grazie alla collaborazione con un’azienda partner di Glip. L’obiettivo: promuovere una progettazione circolare orientata alla durabilità, riducendo l’impatto ambientale e valorizzando la memoria del brand. Il risultato è un ambiente che parla di cura, tempo e rispetto: un’idea di lusso che non ostenta, ma sussurra.
Le voci del progetto
“La sfida è stata lavorare per sottrazione, cercando ritmo e respiro” spiega Alessandro Piovesan, CEO di Glip. “Abbiamo costruito uno spazio che non urla, ma invita. Ogni dettaglio è calibrato: dalle finiture in ottone ai giunti di dilatazione, dalla leggerezza degli arredi alla sequenza di luci che accompagnano il visitatore. È un negozio che cambia con la luce, con le stagioni, con il tempo.” Piovesan racconta anche lo sviluppo di un sistema articolato in 13 temi luminosi, che costruiscono un racconto coerente e dinamico. Le linee LED con tecnologia dark light creano un tappeto luminoso modulare, mai abbagliante. “La luce guida, ma non impone. Segna, ma non chiude. È questa la filosofia che ci accomuna a Bongiana Architetture: una luce che accompagna l’esperienza, non che la sovrasta.” Anche Silvia Codato, architetta di Bongiana Architetture, sottolinea l’approccio esperienziale: “Il nostro lavoro è partito da una domanda semplice: come può il retail diventare un luogo da vivere e non solo da attraversare? L’obiettivo era costruire uno spazio leggibile, ma mai banale, dove luce, materiali e architettura dialogano in modo continuo per rendere l’esperienza d’acquisto più immersiva e memorabile.” Infine, la soddisfazione del committente, Eugenio Vendramini: “Non abbiamo mai chiuso un giorno. I nostri clienti hanno seguito i lavori con interesse e col passaparola sono aumentati. La riqualificazione dei punti luce, anche con soluzioni naturali, ci permette risparmi energetici e ha elevato il percepito del nostro negozio. Volevamo un retail ispirato a quelli delle grandi capitali mondiali, e ci siamo riusciti.”
Scheda progetto
Cliente: Vendramini Abbigliamento
Location: Castelfranco Veneto (Treviso)
Architettura e direzione artistica: Bongiana Architetture – Pietro Bongiana, Silvia Codato, con Fabia Campagnaro
Illuminazione: Glip – The Lighting Partner
Fotografie: Marco Zanta
Partner tecnici:
Studio Conte (direzione lavori), Skillmax (arredi), Itlas (pavimenti in legno), Foschini (seminato veneziano), Arte Ferro Battuto di Rizzo Bruno e Gianni (elementi artigianali), 3B Impianti (impianti elettrici), Simone Baccega (cartongessi e tinteggiature), Samuele Barbiero (verde sospeso), Vivaio Toffolon (verde e patii).
Dati tecnici:
Superficie totale 4.500 m² tra piano terra e interrato.
Altezze interne da 3,10 a 7,20 m.
Due patii verdi portano luce naturale agli ambienti ipogei.


