Si è tenuta dall’1 al 3 luglio, presso Opificio 31 di via Tortona, Milano, la prima edizione di Visioni, un momento di incontro e confronto per capire nuove possibilità e opportunità nel mercato della comunicazione visiva e della decorazione digitale

Siamo stati coraggiosi, questo credo sia un dato di fatto. Organizzare un evento in presenza, il primo giorno in cui era tornato possibile farlo, sembrava una pazzia. Forse lo è stato, ma credo che a Ki6 Editori e Decor Lab vada almeno riconosciuto il merito di averci provato, creduto, e comunque ci siamo riusciti. Merito anche delle 20 aziende che hanno creduto in questo progetto, che hanno investito risorse e energie affinchè si potesse veramente dare un segnale di ottimismo per il settore. Si perché, in fondo, il messaggio di VISIONI.beyond print! era proprio questo: analizzare, comprendere e individuare nuove strade per far crescere le aziende del digital printing, fortemente penalizzate da questi mesi di pandemia, e gettare le basi per una ripartenza che vada oltre il momento critico, ma guarda al futuro con ottimismo ma basi concrete. E lo abbiamo fatto attraverso alcune delle aziende leader del settore, che hanno compreso il senso dell’evento, portando nei tre giorni di Visioni contributi, testimonial, spunti di riflessione, nuove prospettive. Non volevamo fare una fiera, non volevamo esporre macchine e stampanti, ma dare un messaggio su nuovi scenari e prospettive, perché tutti assieme si possa tornare a crescere e avere una visione positiva.
Noi siamo molto soddisfatti dei risultati. Certo si può migliorare, anche perché il periodo non ha permesso un’affluenza come ci si potrebbe aspettare in condizioni normali, e stiamo appunto lavorando per fare della seconda edizione di VISIONI.beyond print! un appuntamento ancora più completo, più partecipativo, più in linea con i mutamenti del mercato e della società. Noi siamo già al lavoro, perché la prossima edizione sarà a giugno 2022, con una nuova location, un nuovo concept e format, ancora più completo sulle opportunità e con contenuti sempre più interessanti. Nelle prossime settimane inizierà la campagna informativa sull’evento 2022, quindi non anticipiamo niente per ora.
I questa sede vorremmo però dare una sintesi di quanto successo durante i tre giorni di luglio, indicando temi e argomenti che si sono susseguiti, ad opera dei testimonial invitati, per dimostrare come il “digitale”, nella sua forma più ampia, sia non solo una risorsa tecnica per essere competitivi a livello commerciale, ma sia una strada qualitativa e funzionale per aprirsi a nuove opportunità, nuovi modelli di business, uscendo dalla politica del prezzo per abbracciare strategie di qualità, servizio, unicità.

TRA ESPOSIZIONE E FORMAZIONE

Come detto il fulcro di tutta la manifestazione erano i talk, vale a dire sessioni brevi di approfondimento su alcuni temi tenuti da operatori professionali, professionisti della progettazione e della comunicazione visiva, per raccontare, attraverso testimonianza diretta, nuovi modi di approcciare i diversi mercati e individuare nuove nicchie di mercato, aprendo dunque prospettive di crescita per gli operatori della stampa digitale e non solo.
Prima di vedere nel dettaglio i vari temi di cui si è parlato e discusso, vorremmo concentrarci brevemente sulla parte espositiva. Come dicevamo prima, VISIONI.beyond print! non è una fiera, non c’erano stand e demo di macchinari. Abbiamo pensato però che a sostegno di quanto i testimonial raccontavano era certamente interessante far “toccare con mano” le possibilità e le applicazioni, e quindi le aziende partner hanno predisposto delle zone in cui si mostravano risultati, sperimentazione, prototipi, il tutto collegato da ampie zone di conversazione per approfondire temi e possibilità.
In questi mini salotti era possibile intrattenere gli ospiti, confrontarsi su applicazioni e possibilità, valutare prospettive e nuove aperture di mercato. Una formula che riteniamo sia stata apprezzata e positiva, e che riproporremo anche per la prossima edizione.

I TALK

Come detto però erano i talk il perno su cui gravitava tutto il concept di Visioni. Nei tre giorni, presso la sede di Decor Lab di Via Tortona 31 (a tal proposito, ricordiamo che dal 1 settembre siamo in nuova sede, sempre in via Tortona ma al numero 37, venite a trovarci!) si sono susseguite sessioni di approfondimento, di racconto di esperienze, di analisi e di proiezioni. Il pubblico assisteva ai talk e poteva poi approfondire i temi e le diverse analisi durante la giornata negli spazi di conversazione appositamente predisposti, toccare con mano prodotti e prototipi di nuova concezione, confrontarsi su come poter integrare all’interno della propria azienda le nuove strade suggerite.

Giovedì, 01 luglio

Nella sessione mattutina di giovedì 1 luglio il primo intervento ha visto Claudio Rocca di Indigital tracciare un quadro del mercato attuale della stampa digitale di grande formato, evidenziando l’estrema competitività delle aziende a causa del sovraffollamento di offerta, che spesso porta a un impoverimento delle stesse applicando solo una politica di prezzo. Tuttavia le prospettive ci sono, basate su tecnologie sempre più performanti e materiali di alta qualità, con cui impostare nuove nicchie e valorizzando alcuni concetti e prospettive (dal green al design).
Nel secondo intervento Aldo Cantone di Oniion (testimonial di Guandong) ha portato la sua esperienza diretta come operatore che ha voluto uscire dal circolo della stampa commerciale per approcciare un mercato più qualificante, quello del retail e del branding, ponendo l’accento sulle competenze e la multidisciplinarità che oggi devono offrire le aziende, trasformandosi da semplici stampatori a veri e propri consulenti. Il tutto avendo legami e partnership che permettono di poter andare verso prodotti diversi, ma soprattutto servizi qualificati.
Ha chiuso la sessione mattutina Abramo Barlassina, segretario di Asal Assoallestimenti (Federlegnoarredo), che ha voluto partire dall’analisi del momento difficile del settore fieristico, alle prese con restrizioni, annullamenti e problematiche giuridiche, per arrivare a una conclusione quanto mai complessa ma inevitabile: nulla sarà più come prima, occorre trovare nuove strategie e proposte per garantire una transizione in questo periodo particolare alle aziende coinvolte, senza aspettare che ci sia un ritorno al passato ma sperando in una nuova normalità, che necessariamente sarà comunque diversa.

La sessione centrale della giornata si è aperta con la testimonianza di Grey Est, curatrice del progetto Arte Design di Decor Lab, un nuovo approccio alla decorazione in cui il design e l’opera artistica si fondono per dare vita a soluzioni uniche, e illustrando il progetto di patrocinio d’arte che ha visto collaborare alcune delle aziende di Visioni con artisti contemporanei per realizzare prototipi e oggetti di design e fashion nuovi e originali, in mostra durante Visioni e nei mesi seguenti saranno protagonisti di mostre e fiere in tutta Europa.

L’intervento successivo ha Luciano Borchi di Lu-bek (testimonial per Mimaki Bompan Textile) testimoniare il sempre maggiore interesse del mercato dell’architettura e degli eventi per soluzioni tessili personalizzate, in cui convivono estetica e prestazioni, e di come le nuove tecnologie di stampa offrano oggi interessanti prospettive per sviluppare nuovi prodotti.
Concetto sottolineato anche da Matteo Scampini di Eos Design (testimonial F.lli Giovanardi), che si è concentrato sulla decorazione del tessile tecnico per la realizzazione di tende ad alto contenuto prestazionale, prodotto di grande interesse per architetti e designer in linea con le nuove tendenze dell’architettura, che prevedono involucri sempre più trasparenti e connessi con la parte outdoor.
Ha chiuso la sessione Andrea Cappello di Imagink (testimonial ATP Color), che ha parlato in particolar modo della possibilità, tramite le nuove tecnologie di sublimazione su tessile, di aprire nuovi interessanti mercati per il mondo delle esposizioni e degli eventi, puntando su altissima qualità di riproduzione, produttività e grande formato.

La sessione pomeridiana ha visto Michel Vettori di VG7, raccontare una sorta di favola, la storia di un’azienda che nell’anno terribile della pandemia ha cercato e trovato una nuova strada grazie all’implementazione del web e dell’introduzione dell’e-commerce, partendo però innanzitutto dall’analisi delle necessità del mercato, delle caratteristiche della propria azienda e di come poter soddisfare nuove necessità: una case history di successo, che dimostra come analisi e nuovi strumenti sia la strada per ampliare il proprio portfolio.
Nel secondo intervento Stefano Rofena (testimonial di Logicsitemi) ha illustrato la sua esperienza di consulente, dove attraverso formazione specifica e integrazione delle tecnologie più adatte sia possibile creare all’interno dell’azienda nuove possibilità, approcciando nuovi mercati e sviluppando prodotti originali e fortemente qualificanti.
Ha chiuso la sessione Daniele Rocca, Visiva. Distributore di monitor led e soluzioni multimediali, Daniele ha mostrato come le tecnologie multimediali non sono il “nemico” dello stampatore, ma una risorsa in più che le aziende possono proporre alla propria clientela, integrandole in un concept in cui stampa e digitale convivono e anzi si rafforzano a vicenda.

Venerdì, 02 luglio

Il secondo giorno, venerdì 2 luglio, è toccato a Filippo Scena di Studio Inprinting (testimonial Ecotex), raccontare la sua esperienza di crescita, iniziando a lavorare come service per studenti e studi di architettura, per poi utilizzare la propria esperienza e creatività per sviluppare nuove linee di prodotti, sia per il fashion che per il design, sfruttando al massimo le tecnologie a disposizione (in particolare taglio e stampa sublimatica) per arrivare a arredi e complementi unici e di forte appeal.
L’intervento seguente ha visto invece Federica Borgobello di Spaghetti Wall (testimonial Canon) parlare di carte da parati, tema quanto mai attuale, ma che Federica ha dimostrato come non possa essere improvvisato: certo la tecnologia di stampa aiuta, ma si tratta di prodotti che nascono dalla ricerca stilistica, dalla creatività, dalla partnership con artisti e designer, offrendo comunque un riferimento stilistico preciso al cliente.
Stefano Ricci di J-Slab (testimonial Casadei Industria Alu) ha raccontato un percorso che potremmo definire all’opposto di quello compiuto da molti operatori della stampa. J-Slab è infatti uno studio di design e architettura, e nel ricercare nuove tecnologie per lavorare materiali compositi ha trovato in Casadei il partner ideale per studiare, ricercare e proporre qualcosa di unico e assolutamente originale al mercato dell’arredamento, e oggi questa competenza e esperienza pratica viene messa a disposizione di progettisti e designer per creare collezioni e linee di prodotto.
Cristina Fresia di Fresiaalluminio (testimonial Lumio by Imprimendo) ha invece raccontato la sua esperienza di cliente finale, che scopre le potenzialità espressive dei lightbox luminosi, e li utilizza nella propria azienda per fare branding, arredare, illuminare, decorare. Una testimonianza che mostra come si possa uscire dal classico mercato delle fiere e degli eventi, portando soluzioni nate per la comunicazione visiva anche in contesti più architettonici e di branding aziendale.

La sessione centrale è iniziata con il racconto di Marco Zanardi, presidente di Retail Institute Italia, di come il mondo retail si stia evolvendo verso nuove forme di organizzazione e di espressione, in cui tecnologia multimediale e stampa decorativa sono le chiavi per il passaggio dalla concezione del prodotto alla proposta del brand, dell’esperienza emozionale, dell’entertaiment.
Il secondo intervento ha visto una conversazione tra Giovanni Re, Roland Mid Europe, e Cinzia Notarsanto (Area Idea), con tema la creatività e la ricerca come strumento indispensabile per offrire soluzioni di decorazione sempre più flessibili, originali e di forte impatto visivo, perché nel mondo dell’architettura contemporaneo bisogna stupire e meravigliare.
Marco Vanzini, Mimaki Bompan Textile, ha invece mostrato le infinite applicazioni e possibilità offerte dalla stampa sublimatica tridimensionale: partendo in pratica dalla medesima tecnologia di riferimento, oggi lo stampatore digitale può decorare una vastissima gamma di materiali e dunque affacciarsi ai diversi settori delle finiture di interni con soluzioni di alta qualità, durata e prestazioni.
Ha chiuso la sessione Fabrizio Selis, Market Screentypographic, che ha parlato di come innovazione tecnologica, formazione e ricerca siano strumenti indispensabili per le aziende moderne, per rimanere competitive e cresce in un mercato sempre più agguerrito, ma anche come grazie a questo tipo di investimento lungimirante si possa avere accesso a contributi e collaborazioni.
La sessione pomeridiana ha visto Giusy Tigano, Photo Abitare, parlare dell’importanza dell’immagine di come la fotografia d’autore sia uno strumento sempre più apprezzato e ricercato nel mondo dell’arredamento e della decorazione di interni, e di come il progetto Photo Abitare sia partito proprio dalla selezione di artisti contemporanei per sviluppare prodotti di decorazione unici e accattivanti.

Enrico Frasca, Decorum, ha invece ripreso il tema delle carte da parati digitali, ponendo l’accento sulla necessità di garantire a designer e progettisti una gamma sempre più ampia e diversificata di soluzioni materiche ed effetti tattili; e Decorum agisce proprio in questo senso ricercando, testando e certificando diverse tipologie di supporti a disposizione di stampatori e creativi per creare collezioni sempre più accattivanti e originali.
Hanno chiuso la giornata Massimo Farè e il team di Imas Grafica, che hanno raccontato alcune case history analizzando le problematiche di applicazione e come, attraverso gli strumenti adeguati (in questo caso l’offerta di utensili Yellow Tools) sia stato possibile ottenere un risultato perfetto. Perché l’occhio vuole sempre la sua parte, e solo una posa fatta a regola d’arte permette di valorizzare al massimo la creatività e la realizzazione delle decorazioni.

Sabato, 03 luglio

La giornata di sabato 3 luglio ha visto solo la sessione mattutina, aperta da Simone Radicioni di Tecnform, e da Bruno De Simoni, OKI Europe Italy, che hanno parlato di etichette. Un prodotto apparentemente semplice e comune, ma che grazie alle tecnologie adatte e alla creatività di un operatore preparato, possono diventare un vero e proprio biglietto da visita per le aziende, dare valore a un prodotto particolare o essere versatili e adattabili a ogni necessità, che si tratti di poter fare produzioni mirate o su larga scala.
Micaela Picasso, Metain Italy, ha tenuto una breve lezione sui trend e le ispirazioni stilistiche che saranno protagoniste nel prossimo futuro, mettendo in evidenza come si compia una ricerca di mood e ispirazioni, sia per quanto riguarda la parte estetica, il colore, la combinazione di vari elementi e i diversi materiali e supporti.
Dario Preda, Createhead, ha invece illustrato un interessante progetto di condivisione di creatività, un portale a disposizione di giovani talenti e non solo per essere sempre aggiornati su concorsi, possibilità di team working e nuove aperture di mercato.
Ha chiuso la sessione, e anche il programma dei Tall, Giovanni Di Costanzo di Woodinì (testimonial Agfa Graphics), che ha raccontato il percorso di ricerca e di sperimentazione della sua azienda a livello nazionale e internazionale, e di come attraverso la sperimentazione diretta su materiali e nuovi media sia arrivato a trovare quegli elementi unici che oggi lo distinguono sul mercato e gli permettono di avere una visione più ampia delle diverse possibilità da offrire alla propria clientela.

Gc/ki6

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