Stampa diretta su materiali rigidi: dai materiali classici a quelli più innovativi. In combinazione con la stampa digitale diretta i materiali acquisiscono nuove possibilità di utilizzo

Nel mondo delle arti grafiche l’utilizzo di lastre e pannelli è quanto mai comune. Pensiamo alle manifestazioni fieristiche, alla segnaletica, agli spazi retail, alla comunicazione pubblicitaria, e a tutte quelle applicazioni indoor e outdoor in cui mettere in evidenza un logo, una grafica, un’immagine.
Dalle lastre plastiche estruse al cartone alveolare, dai materiali compositi al vetro, tutte le superfici possono essere decorate, stampate, lavorate, utilizzando la giusta tecnologia. Tutti materiali normalmente usati nella comunicazione visiva, che oggi trovano applicazione anche in ambito architettonico, a patto di comprenderne i cambiamenti necessari per adattarli a un gusto e a una domanda diversa. In questo senso i materiali compositi rappresentano una grande possibilità, unendo elevate prestazioni e risposte tecniche a una richiesta di decorazione e funzionalità. E in questo senso, la stampa digitale, con le sue evoluzioni legate alla possibilità di applicare effetti e finiture particolari, garantisce un ottimo risultato all’insegna della personalizzazione, trend quanto mai attuale.
In effetti è vero anche il contrario: i materiali per l’eccellenza dell’interior decoration e dell’architettura stanno trovando utilizzi nuovi e nuove possibilità espressive proprio in combinazione con la stampa digitale, seguendo ancora di più il trend della personalizzazione senza dover rinunciare ai propri gusti e al proprio stile creativo.
Un’evoluzione che corre parallela: da un lato tecnologie di stampa, di lavorazione e inchiostri che ampliano le possibilità di utilizzo dei materiali in ambiti e settori diversi, dall’altro una costante ricerca per aumentare prestazioni e lavorabilità dei materiali sempre con l’obiettivo di offrire nuovi campi di applicazione e possibilità di decorazione.

Simona
Trovare le giuste impostazioni per i materiali della stampante è spesso un processo che richiede molto tempo e denaro. Con la famiglia di prodotti Simopor, Simona offre diversi tipi di prodotto con profili di proprietà chiaramente definiti specificamente per le vostre esigenze, ma ora anche quattro materiali certificati per risultati di stampa ottimali con le stampanti HP Latex.
Color Concepts, una società basata che ottimizza le prestazioni dei materiali di stampa e collega il mondo con il loro dataware all’avanguardia, è stata incaricata di testare i prodotti Simopor S, Simopor SP e Simopor EP (ciascuno in 3 mm, 5 mm e 10 mm) e Simopor-Color (in 3 mm e 5 mm). Insieme ad HP, Color Concepts ha sviluppato un programma di certificazione per le stampanti HP Latex, che garantisce che, a seconda del materiale, la stampa venga eseguita con le impostazioni perfette per ottenere la migliore qualità.
www.simopor.simona.de

Il tema della sostenibilità

L’ondata di consapevolezza green dei primi anni 2000, legata principalmente a un aspetto più trendy e modaiolo (green è bello), negli anni successivi ha iniziato ad acquisire un valore più legato a una vera e propria consapevolezza. Certo molto hanno influito anche le diverse normative approvate o in fase di studio a livello comunitario, con la messa “al bando” della plastica a favore di materiali più ecologici, smaltibili e riciclabili. In realtà, soprattutto nel settore dei pannelli e delle lastre, questo passaggio verso forme più sostenibili si è tradotto sostanzialmente nell’introduzione di alcuni materiali privi di solventi e PVC, ma soprattutto viene applicato ai cicli produttivi, quindi con una maggiore attenzione ai principi di risparmio energetico e utilizzo di materie prime riciclate (PET ad esempio). Questo non significa che le lastre plastiche sono meno inquinanti, ma è anche vero che alcuni materiali oggi non hanno ancora una vera e propria alternativa green. Inoltre va valutato un concetto tanto semplice quanto complesso. In termini di riciclo la ricerca sta facendo grandi passi avanti, ma su alcuni materiali esiste ancora un problema legato a dove smaltire correttamente un prodotto e alle reali possibilità di poterlo riciclare e dunque riutilizzare come fonte di materia prima. Facciamo un esempio. Alla fine del secolo scorso, a livello europeo, i maggiori produttori di pavimentazioni viniliche (PVC) avevano sottoscritto un protocollo per il recupero e dunque il riciclo del materiale per nuovi utilizzi (attraverso un procedimento che riportava il pavimento a granuli colorati). Sulla carta il progetto, pur con costi molto elevati, sembrava funzionare, ma si andava a scontrare con le piccole e medie forniture, difficili da monitorare e dunque anche da individuare per una corretta raccolta. Il progetto continua ancora oggi, ma si basa quasi esclusivamente a fronte di una nuova importante fornitura di materiale e con il ritiro diretto della casa produttrice e dei suoi maggiori distributori.
Questo concetto vale anche per quanto riguarda pannelli e lastre, usate magari per allestimenti fieristici o per la comunicazione visiva outdoor. A parte la difficoltà di provvedere poi alla consegna presso un centro di raccolta autorizzato, esiste poi il problema che quasi mai si tratta di materiali grezzi: i pannelli di Forex, di Dibond, vengono stampati, rivestiti con pellicole e scritte, quindi non si tratta di recuperare un materiale neutro ma di dover separare le diverse componenti e dunque aumentano ancora di più i costi legati alla possibilità di riutilizzo. Per questo la ricerca si sta orientando sempre di più verso l’uso di materiali meno ricchi di molecole viniliche, a favore di prodotti magari di derivazione più naturale. Ricerca che sta producendo ottimi risultati per quanto riguarda film e materiali flessibili (con polipropilene e poliuretano, ma anche molte fibre naturali), ma che ancora sui materiali rigidi fatica a trovare soluzioni valide per quanto riguarda rigidità, lavorabilità e stabilità dimensionale.

PANESPOL
Attualmente, le aziende e ristoranti hanno necessità di trasformare i loro spazi commerciali, sempre con maggiore frequenza. Sono luoghi esperienziali, dove ogni cambiamento è un’opportunità per trasmettere la propria personalità. Il servizio Custom Made di Panespol consente la produzione di oggetti e rivestimenti originali ed esclusivi per interni o esterni. Un servizio su misura e affidabile per tutte le idee: combinazione di materiali, forme, testure o tridimensionalità. Oltre ad essere ignifughi, atossico, leggero e resistente.
www.panespol.com

I materiali compositi

Una risposta, in questo senso, ma anche per altri vantaggi, arriva dai materiali compositi. Sono materiali che sfruttano le caratteristiche tecniche di uno strato superficiale in materiale rigido, liscio e planare (ad esempio alluminio, materiale plastico, legno) ma vengono alleggeriti grazie a un’anima in materiale espanso o con struttura alveolare. Questi prodotti sono molto utilizzati in ambito tecnico, proprio per le elevate prestazioni meccaniche, e iniziano a trovare sempre più utilizzo anche in settori quali l’arredamento, il design di interni e l’architettura.
Se analizziamo l’offerta dei maggiori produttori internazionali di lastre e pannelli, vediamo che i materiali compositi assumono un’importanza sempre maggiore nell’offerta di soluzioni, questo anche grazie all’evoluzione costante sia per quanto riguarda la superficie esterna che il nucleo. In particolare l’aspetto della leggerezza diventa spesso fondamentale nell’orientare la scelta di un materiale verso queste soluzioni, sia per quanto riguarda la semplicità di trasporto sia di utilizzo anche di pannelli di grandi dimensioni, con comunque eccezionale planarità e stabilità dimensionale. Un esempio di tale sviluppo lo abbiamo avuto sia per quanto riguarda le arti grafiche, con pannelli con anima espansa o alveolare e superficie in laminati plastici, alluminio, legno, cartoncino, acciaio e via dicendo, sia in ambito architetturale, in questo caso soprattutto per quanto riguarda materiali trasparenti quali metacrilato e policarbonato.
Unico aspetto negativo (anche se a volte viene apprezzato per alcuni utilizzi) è quello della visibilità della struttura dei pannelli sul perimetro delle lastre. Questo riguarda soprattutto l’uso di tali materiali in forme non planari, ad esempio per creare arredi o complementi, ma anche in questo senso la ricerca continua a fare grandi passi avanti per offrire soluzioni di finitura efficaci e di ottimo livello estetico (come nel caso di Casadei Industria Alu e del suo sistema Alubender di bordatura). In alcuni casi vedere la struttura interna di un pannello può anche essere un plus, come nel caso dei pannelli in cartone alveolare, che proprio per questo loro aspetto essenziale rafforzano un concetto di sostenibilità. Ma chiaramente, “de gustibus!”

3A Composite
La visualizzazione di un prodotto o di un marchio al meglio in un negozio o in un ambiente di vendita al dettaglio richiede materiali distintivi. La nuova serie di colori DIBOND®metallics offre agli installatori e ai designer nuove opzioni creative. L’effetto scintillante delle esclusive superfici lucide in quattro colori coordinati, giallo radioso, rosso scintillante, sofisticato antracite e affascinante bianco argento, è impressionante. I nuovi DIBOND®metallics possono creare un ambiente accattivante, esperienziale e lussuoso. Che si tratti di una campagna pubblicitaria in vetrina, di un punto vendita per promuovere prodotti di alta qualità o di creare punti salienti nell’allestimento di negozi e nell’allestimento di fiere, lo spazio creativo è infinito.
www.display.3AComposites.com

La stampabilità

Dicevamo prima come anche i materiali tradizionalmente apprezzati da progettisti e architetti nel settore delle costruzioni, quali vetro, legno, acciaio, siano oggi una risorsa e uno strumento in più a disposizione per la personalizzazione di un ambiente. Il miglioramento continuo di inchiostri e tecnologie di stampa, ma soprattutto dei processi di pre e post stampa dei materiali (vedi i diversi articoli dedicati a questo argomento sui numeri del 2020 di Pubblitec, ndr), ha infatti permesso di decorare e “nobilitare” queste superfici in modo duraturo, di qualità, senza alterarne le prestazioni e le caratteristiche tecniche. Certo, attraverso le pellicole questi materiali sono sempre stati decorati, ma poter utilizzare una stampa diretta che non altera la matericità del materiale (ad esempio un legno con le sue venature e la sua mano particolare) è un aspetto fondamentale soprattutto nelle scelte di designer e architetti.
In effetti il punto è propri questo. La combinazione di materiali nuovi e prestazionali, o di materiali “classici” con una nuova veste, offre in questo momento una grande possibilità di espansione del business a service di stampa e stampatori, sia in prima persona nell’offrire un servizio specifico, sia un conto terzi magari collaborando con aziende produttrici. In questo caso la grande conoscenza tecnica dei professionisti della stampa deve e può incrociarsi con la creatività unica dei progettisti per dare vita a nuove soluzioni, nuovi prodotti, nuovi stili.

Gc/ki6

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