Il mondo dell’arte e del design possono avere un punto di contatto? Sicuramente si, e lo abbiamo dimostrato con ArteDesign durante la Milano Design City 2020
L’arte è in tutto quello che ci circonda. L’espressione artistica è un modo per interpretare la realtà e trasferirla, a livello emozionale, alle persone che possono fruirne, consapevolmente o meno.
In momenti difficili come quello che stiamo passando a causa del Covid-19, la cultura è uno degli elementi fondamentali per capire meglio il mondo che ci circonda, ci offre spunti per riflettere su chi siamo, la socialità, ci porta a trovare la forza per reagire e combattere le difficoltà.
Siamo abituati a “vedere” l’arte nei musei, nelle mostre, e spesso, onestamente, non la capiamo fino in fondo. Questo proprio perché l’interpretazione artistica è strettamente personale, non è legata a degli standard precisi, è espressione di emozioni e sono queste quelle che ci colpiscono, ci portano a entrare in un mondo diverso, amplificano le nostre sensazioni.
Per questo l’interpretazione artistica da sempre è oggetto di attenzione per il mondo della decorazione e del design, e molti artisti si prestano a elaborare soggetti e temi unici per le industrie delle carte da parati, dell’arredamento, del design.
ArteDesign è un progetto diverso, che parte proprio da questo concetto ma lo ribalta, per offrire qualcosa di unico e originale. Non artisti che elaborano le proprie opere per un prodotto ad hoc, o opere riprodotte per diventare grandi “affreschi”, poster o riproduzioni, ma opere che diventano espressione artistica trasformando l’oggetto in qualcosa di diverso, un nuovo tipo di espressione per l’artista. In questo senso si capisce come il progetto nasce da un presupposto originale, unico. Offrire all’artista un nuovo media, una “tela” diversa su cui poter trasferire la propria visione artistica ed emozionale: il tappeto, la poltrona, le pareti, diventano esse stesse opere d’arte, ognuna realizzata come fosse un’opera originale, e dunque firmata e certificata in questo senso. L’obiettivo non è riprodurre l’opera come decoro a livello seriale e industriale, ma creare nuovi soggetti artistici utilizzando un supporto diverso, innovativo, che possa esso stesso essere considerato un’opera d’arte.
Durante la Milano Design City 2020, l’evento voluto dal Comune di Milano per esplorare le nuove forme di espressione del design, ArteDesign by Decor Lab ha organizzato un grande evento di presentazione di questo progetto, coinvolgendo una trentina di artisti con formazione, stile e modalità di espressione diverse. Ne è nata la mostra “l’Arte che tutto può”, in cui oltre all’esposizione delle opere originali degli artisti sono stati presentati i primi prototipi del catalogo ArteDesign, poltrona, tappeto, cuscini. Ma non solo. Ogni opera esposta era associata a un oggetto di design, e tramite la tecnologia di visualizzazione 3D è stato mostrato come ogni opera potesse diventare soggetto decorativo, trasformata per diventare oggetto artistico a disposizione degli appassionati d’arte, di progettisti e designer alla ricerca di qualcosa di unico per caratterizzare i propri ambienti. 40 opere sono diventate quindi virtualmente oggetti e complementi di arredo, dimostrando come non si tratta solo di portare l’arte su oggetti di uso quotidiano, ma di come sia possibile creare elementi artistici che diano valore e personalità agli ambienti.
ArteDesign è questo. Grey Estela Adames, direttore artistico del progetto, ha curato e selezionato artisti e soggetti, li ha trasformati per essere applicati e utilizzati in nuova dimensione, creando qualcosa di originale e particolare.
E il progetto oggi entra in una nuova dimensione, con nuovi prodotti disponibili sul sito e una selezione di nuove opere che possono diventare oggetti d’arte, a disposizione di appassionati, collezionisti, ma anche come oggetto unico da esporre, un’opera d’arte con una nuova forma, una nuova possibilità di emozionare.
In fondo l’arte è questo: libertà di esprimere le emozioni.