Nell’interior design una nicchia interessante, destinata a crescere, è quella della decorazione e personalizzazione di arredi

Che il settore della stampa digitale stia cercando nuove strade di business da percorrere è un dato di fatto. Una ricerca favorita sicuramente dal miglioramento delle tecnologie e della chimica di base (inchiostri e protettivi), ma soprattutto da una maggiore attenzione da parte proprio degli interpreti dei diversi settori, dalla fashion all’interior decoration. Tralasciando per il momento la tecnologia destinata a uso industriale, vale a dire quei sistemi in grado di offrire produttività elevata e integrazione in una filiera produttiva di tipo industriale (industria del mobile, del tessile, della meccanica, etc), soprattutto nel mondo dell’interior la decorazione di arredi e accessori offre buone prospettive di crescita a quei service e stampatori di piccole e medie dimensioni alla ricerca di nicchie di mercato da occupare.

Nei numeri precedenti abbiamo cercato di parlare dei diversi trattamenti pre e post stampa che vengono utilizzati in diverse applicazioni non commerciali, e abbiamo già trattato la decorazione di supporti metallici, vetro e legno. Proprio i tre materiali più utilizzati nel campo dell’arredamento, base costruttiva di mobili per le diverse zone della casa insieme al tessile. 

In effetti, se andiamo a guardare cosa è stampabile e quindi decorabile, appare subito che le superfici privilegiate sono quelle piane, dalle ante di un armadio ai mobili per una cucina, dai piani per tavoli e banconi ai pannelli di rivestimento per creare boiserie e pareti.

In questo senso, quindi, i sistemi normalmente utilizzabili per la decorazione sono certamente i flatbed, vale a dire stampanti in grado di stampare direttamente superfici rigide e piane. Per tutta la parte di elementi curvi, o irregolari, in alcuni casi è possibile l’utilizzo di tali sistemi (se curve e angoli non sono troppi pronunciati), oppure si può ricorrere alla stampa del materiale piano e alla sua successiva piegatura/formatura. Questo vale principalmente per arredi in materiale plastico o materiali nuovi per il mondo della stampa digitale ma già ampiamente usati nel mondo del design come ad esempio il Corian.

Prima di entrare nel merito di cosa è possibile “stampare”, vale la pena ricordare che in molti casi si può ricorrere anche alle pellicole. In questo caso avremo una riqualificazione veloce e relativamente economica, con la possibilità di sostituzione in caso di cambio della grafica e del layout dell’ambiente in cui i mobili andranno posizionati. Una soluzione particolarmente utilizzata in ambito retail, dove la stagionalità implica spesso anche un cambio di immagine per il rafforzamento del branding, ma anche per ristoranti, bar e luoghi di socialità. Pellicole che possono naturalmente essere di vari tipi e composizioni, da quelle più conformabili per adattarsi al meglio alle curve e alle irregolarità della superficie a quelle più “rigide” e resistenti.

Il Test

Negli ultimi mesi abbiamo voluto fare un test. Abbiamo interpellato un produttore di decorativi in legno in fogli per l’industria del mobile e dell’arredamento, e abbiamo affidato a diversi stampatori il compito di realizzare una decorazione per capire la resa e quale risultato fosse ottimale per questo tipo di prodotto. In questo modo abbiamo potuto testare diverse tecnologie e inchiostri, e potuto valutare la complessità legata a due fattori principali: da un lato l’estrema fragilità del materiale (una “foglia” di legno di meno di un millimetro di spessore), dall’altro l’assorbimento della fibra di legno. Infatti, procedendo a test fatti sia con applicazione di trattamento preventivo, applicazione o meno del fondo bianco, tipologia di inchiostri e scelta del finishing, abbiamo notato grandi differenze di resa dei colori e della definizione dei soggetti (avevamo scelto un file basato su lettere e numeri colorati di diverse dimensioni). 

Molto belli i risultati con stampa a rilievo tramite vernici eseguite da V.P.P. Communication Factory srl

Da questo test sono state evidenziate molte differenze di risultato in base al procedimento adottato. L’uso di primer o di inchiostro bianco come fondo aumentava sicuramente la definizione e la brillantezza dei colori, ma dava anche una copertura maggiore della superficie eliminando parzialmente o in toto l’effetto tattile. Differenze anche per quanto riguarda il colore di base del legno (abbiamo fornito campioni di 4 diverse essenze legnose, dal più chiaro al più scuro), e anche in questo caso la combinazione di preparazione e inchiostri ha dato risultati molto differenti. Senza entrare nel merito di quale e di come si potesse ottenere il risultato migliore, possiamo però fare due considerazioni. Il tipo di materiale su cui devo andare a stampare influisce tantissimo sul risultato finale, quindi prima di cimentarsi in decorazioni è sempre bene fare dei test e delle valutazioni su preparazioni pre e post stampa utili o necessari. La seconda considerazione è nata da alcuni commenti fatti dagli stessi stampatori a cui abbiamo chiesto di fare il test. Il materiale fornito è un foglio, che serve poi da impiallacciare o applicare su altri strati per creare mobili, antine e piani. La domanda che ci hanno fatto è “perché stampare questo foglio e non direttamente la antina?” Domanda corretta, soprattutto viste le difficoltà dovute alla fragilità del materiale e al fatto che comunque, in seguito debba essere applicato ad altri substrati e quindi intervengono ulteriori variabili come pressione e temperatura. Era un test, non abbiamo potuto dare una risposta. Il nostro partner fornitore del materiale fa questo, non fa antine o altri elementi, ma vende decorazioni in fibra di legno che poi i mobilieri trasformano in prodotto finito. Da fare poi una riflessione. Questo tipo di prodotto è legato a numeri e quantitativi importanti, perché frutto di un processo industriale rivolto a sua volta a un’industria. Quindi poter personalizzare 10 o 100 metri di materiale di fatto non è interessante per il produttore, che ha come obiettivo la vendita di migliaia di metri di quel decoro o materiale. Era però interessante perché, sapendo che questo materiale può essere ulteriormente decorato e personalizzato, poteva diventare un ulteriore plus che l’azienda poteva offrire ai propri clienti, cioè a chi il mobile lo realizza e poi mette in vendita.

Le aziende coinvolte nel test: 

Fornitore fogli di legno 
alpi.it

Test di stampa
vpp.it
colorzenith.it          
decorinside.it
muchcolours.com

Ma torniamo alla stampa diretta. Perché stampare un mobile? È forse questa la prima domanda che ci dobbiamo porre nel momento in cui vogliamo proporci al settore dell’interior. Vetro, metallo e legno sono spesso scelti proprio per le loro caratteristiche estetiche, quindi perché andare a “coprire” qualcosa che nasce con una precisa idea di design in mente? La risposta più banale potrebbe essere “per dare qualcosa di unico e di personale a un elemento di arredo”, ma non credo che sia la risposta corretta. Innanzitutto dobbiamo fare una piccola precisazione: decorare un mobile può significare renderlo unico e originale ma anche riqualificarlo e dargli nuova vita. In questo senso la risposta potrebbe diventare quindi “non decoro un pezzo di design, ma rendo un pezzo di design un oggetto altrimenti anonimo”. In questa risposta troviamo anche una motivazione ulteriore alla scelta di affrontare questo settore da parte degli stampatori, cioè quello di offrire un servizio on demand direttamente al cliente finale o al progettista di interni. La creazione di collezioni e linee di prodotti lasciamola ai centri stile e ai designer dei grandi produttori, che potranno dotarsi anche di sistemi di stampa digitale se vogliono essere più flessibili. Ma è un altro mercato, fatto di grandi numeri ed estrema specializzazione. Noi stiamo parlando di offrire un servizio di decorazione che parta dalla competenza tecnica su materiali e inchiostri, passi attraverso la scelta e elaborazione dei soggetti decorativi (banca dati) e arrivi a produrre uno o pochi elementi unici e originali. Credo che sia questa la scelta migliore, soprattutto se si ha a che fare con piccole realtà legate al territorio. Facciamo un esempio. Ho un sistema di stampa che mi permette di stampare materiali rigidi, gli stessi che sono normalmente utilizzati per fare mobili e arredi. Decido di provare a offrirmi come service di decorazione, ma a chi mi rivolgo? Sicuramente non al cliente finale, non sono un negozio, spesso non avrò neanche un prodotto da mostrare o vendere. Posso quindi propormi al progettista, lavorando al suo fianco nello sviluppo e nella scelta di grafiche e immagini, quindi sostanzialmente su progetto. Strada che può dare ottimi risultati, soprattutto se l’architetto/progettista è molto attivo sul territorio sia a livello residenziale che contract (piccoli negozi). Una terza via è quella di proporre il servizio di decorazione attraverso un rivenditore di mobili, il classico showroom di arredamento che fa consulenza, vende e installa, diffuso a livello capillare praticamente in tutti i centri abitati. In questo caso il lavoro di decorazione sarà sostanzialmente guidato dal rivenditore e commissionato allo stampatore, non avendo contatti con eventuali architetti e clienti finali. Potremmo definirlo un servizio di subfornitura, comodo da gestire a livello di lavorazioni e ordini, meno impegnativo per quanto riguarda la comprensione e soddisfazione dei gusti del cliente finale. 

Un armadio acquista una immagine diversa andando a decorare le ante, con grafiche che possono spaziare da soggetti grafici a immagini (foto Gruppo Maggioni)

Questo significa che, a prescindere dalle scelte che ogni stampatore potrà fare per sviluppare questo business, dovrà inizialmente comprendere quali saranno i materiali e i prodotti che vorrà offrire, avere una propria banca dati di immagini adatte alla riproduzione anche su grandi superfici, avere la possibilità di offrire anche i servizi di finitura e di protezione necessari.

Facciamo un esempio. La signora Maria va in showroom nella sua città perché vuole cambiare la cucina. L’addetto prende nota delle misure, del modello e crea un progetto con i diversi elementi. E normalmente finisce qui. Avendo un servizio in più da offrire, l’addetto può proporre una decorazione parziale o totale delle superfici (le antine, i paraspruzzi, il piano, le sedie), e quindi può offrire un qualcosa di unico alla cliente. Soprattutto alcuni elementi, quali appunto i paraspruzzi o gli elettrodomestici nel caso della cucina, sono un valore aggiunto molto apprezzato e possono di fatto garantire un cliente più soddisfatto. Non a caso molti stampatori on line stanno offrendo elementi personalizzati per alcuni prodotti di Ikea, e il fenomeno nato principalmente in nord Europa si sta progressivamente ampliando. Certo nel caso di Ikea è abbastanza semplice, i diversi elementi sono standardizzati e quindi facilmente sostituibili in fase di assemblaggio, quindi gestibile semplicemente ordinando via web. Nel caso di mobili su misura (come appunto le cucine), questo potrebbe essere più difficile da gestire completamente on line (antine e paraspruzzi a parte), quindi il servizio potrebbe essere coordinato assieme al rivenditore.

Facciamo un altro esempio. Ho già i mobili in casa, ma voglio rinnovare l’immagine senza dover cambiare i mobili. O mi dedico al fai da te lavorando di decoupage e di pennello, o applico delle pellicole (o meglio le faccio applicare), o posso affidare a uno stampatore la decorazione di alcuni elementi. In questo caso, in base al materiale e al tipo di effetto che voglio ottenere, potrò semplicemente smontare i pezzi da decorare o ordinarne di nuovi (uguali per dimensioni) e farmeli recapitare già decorati. Installazione può essere fatta dal mobiliere di fiducia, dallo stampatore se attrezzato, o direttamente dal cliente. Anche questo può essere un elemento da considerare, soprattutto se parliamo di grandi armadi, dove i pezzi sono tendenzialmente ingombranti e pesanti e possono richiedere un minimo di esperienza per il corretto montaggio. Fatta questa lunga introduzione, che però credo rappresenti il vero punto da trattare, cioè perché e come posso cercare di portare la mia azienda di stampa verso questo tipo di applicazioni, proponiamo una breve panoramica di chi ha già iniziato a offrire questo servizio, mostrando come la decorazione rappresenti un valore aggiunto a prescindere dalla tecnologia o dalla tipologia di proposta.

Progetto 45°

La Muchcolours collabora da molti anni con importanti aziende nel settore del design e della moda, utilizzando nanotecnologie capaci di decorare i materiali rispettando il look and feel delle superfici. Da questa esperienza nasce la linea di mobili denominata “Progetto45°”. Grazie alla collaborazione di designer esperti nel mobile e nel product design, il Progetto45°si è imposto per le sue linee pulite con pannelli con taglio a 45° per consentire decorazioni ardite con continuità grafica. Sono mobili studiati e realizzati per essere personalizzati sia con grafiche del cliente, sia con disegni degli ultimi trend stilistici.

Il concept “Progetto45°” nasce dall’esigenza di poter ottimizzare la filiera produttiva tipica del mondo del mobile, con le esigenze di personalizzazione richieste dai clienti.

Dopo meticolosi test produttivi unitamente alle innovative linee stilistiche indicate dal team di architetti, Muchcolours ha progettato e presentato durante il Salone del Mobile 2019 tre modelli di riferimento personalizzabili. I modelli si caratterizzando per linee moderne e chiusure a 45°. Sono mobili in MDF preverniciato bianco o silver, personalizzati nella parte esterna con grafiche “full panel” in continuità di immagine e personalizzate con grafiche a contrasto nella parte interna.

Sono mobili pensati per clienti esigenti che ricercano il lusso e lo stile nel singolo pezzo o per quelle strutture che vogliono caratterizzare ogni proprio ambiente a tema.

Inoltre i mobili possono essere personalizzati con disegni e grafiche su misura in continuità con più ampi progetti stilistici. Una linea di mobili che oggi, attraverso le Factory distribuite sul territorio nazionale, vengono offerte al grande pubblico e agli arredatori.

Progetto45.it
Muchcolours.com

Gruppo Maggioni da un paio di anni ha iniziato a proporre la decorazione di mobili partendo da una linea di armadi Ikea e offrendo la personalizzazione delle ante. In questo modo è possibile ordinare direttamente le componenti necessarie con riferimenti certi per quanto riguarda materiali e misure. In questo caso si tratta di stampa diretta, anzi di decorazione diretta, con protettivi e finitura lucida o opaca in funzione delle esigenze del cliente, potendo riprodurre immagini in alta definizione e disegni/texture da un ricco catalogo. Naturalmente non si tratta solo di decorare le ante: Serigrafia Maggioni offre questo servizio su un’ampia gamma di materiali e prodotti, per la decorazione di mobili di varie tipologie.

Un altro caso particolare di decorazione applicata al mobile è quella di Coolors. L’azienda veneta si occupa non solo di decorazione di antine e elementi piani, ma offre anche un servizio particolare di decorazione di elettrodomestici (frigoriferi), schienali per cucine e bagni, paraspruzzi e accessori. La particolarità è nella possibilità di decorare elementi anche di grandi dimensioni (vedi il frigorifero) anche con finiture particolari come i metalli, rendendo quindi la superficie adatta per il posizionamento di calamite e magneti. Questo è possibile grazie alla ricerca di Coolors per quanto riguarda le finiture, un vero e proprio ciclo di protettivi nato dall’uso in carrozzeria e effettuato in cabine di verniciatura che rendono praticamente eterno il decoro e semplice la sua pulizia e manutenzione.

Un esempio diverso di applicazione della decorazione digitale è quello proposto da Infogesta, che propone in questo caso una linea di arredi e di mobili recuperati e di riciclo riportati a nuova vita con immagini, grafiche e texture particolari e utilizzando la resina per la finitura e protezione delle superfici, In questo caso la scelta è tra una linea di arredi studiata e proposta direttamente al pubblico o con un servizio di riqualificazione realizzato ad hoc. La stampa avviene tramite aerografo digitale e dunque permette la decorazione di elementi anche di grandi dimensioni.

Pubblipiù parte da una preparazione in finitura grezza del mobile, e poi procede con una stampa in nanotecnologia con trasferimento dell’immagine all’interno di pellicola trasparente poi applicata sul mobile stesso. Finiture in questo caso protettivi trasparenti con effetti lucido o opaco.

Gc/Ki6

gruppomaggioni.it
coolors.it
infogesta.it
pubblipiu.com

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