Ricerca, servizio e qualità le carte vincenti per uscire da un periodo difficile per il settore delle coperture leggere

Il mondo delle coperture leggere e dell’architettura tessile sta ricercando nuove strade per riqualificare il settore e trovare nuove possibilità di business, soprattutto per uscire definitivamente da una crisi che ha condizionato l’economia globale del Paese. Abbiamo chiesto ad alcuni protagonisti di questo settore di darci una loro visione del mercato e delle strategie per il rilancio nel prossimo futuro.

Allestire – Valutazione mercato attuale del settore: quali le problematiche più evidenti e quali prospettive per il prossimo futuro? 

Riccardo Canobbio, Canobbio Textile – Il mercato delle tensostrutture, o meglio dell’architettura tessile, non presenta importanti cambiamenti negli ultimi anni. La Canobbio da sempre si occupa di realizzare strutture tessili di diverso genere che ricoprono quasi tutti i segmenti di questo mercato. Dai circhi alle pressostrutture per uso sportivo e poi alle opere uniche di architettura tessile. È abbastanza difficile esprimere una considerazione omogenea sull’andamento del mercato perché la nostra scelta di mantenere viva questa differenziazione di prodotto ci impone una certa apertura e flessibilità a diverse tipologie di interlocutori, cioè i nostri clienti, a diverse normative e a diverse tipologie di contrattualistica. E nemmeno vorrei in questa sede toccare tutte le sfumature di questi settori. Quello che posso dire è che ogni segmento risente di una certa difficoltà a riprendersi da una crisi legata soprattutto allo sviluppo edile e alla povertà degli investimenti in opere migliorative, funzionali ma anche e soprattutto belle dal punto di vista architettonico. Nonostante questa estenuante attesa di una possibile, se anche leggera, ripresa del mercato, in Canobbio si cerca sempre di mantenere alti gli standard qualitativi. Ammetto, è difficile, visto che in molti casi si innescano delle vere e proprie lotte con i clienti per cercare di trasmettere il vero valore aggiunto di un prodotto costruito con qualità, cura, attenzione ai dettagli, personalizzazione e assistenza post consegna come a mio parere nessun altro riesce a fare in Italia. Noi crediamo in questo sistema da sempre e sempre lo porteremo al e nel mercato cercando, grazie al nostro consolidato e consistente know how, di istruire al meglio il cliente, sia che si tratti di una copertura di un campo da tennis o che si tratti della famosa e tanto discussa nuvola di Fuksas. E questo ci permette anche di imparare in continuazione dallo stesso mercato. Anche se questo è il mercato, basato soprattutto sulla concorrenza di prezzo, c’è da considerare che la costante e solida collaborazione con Architetti e studi di architettura, che credono nel nostro prodotto, ci ha permesso di arrivare al mercato con più credibilità rispetto a chi offre un prodotto standardizzato e quindi più economico. Per concludere ribadisco quindi l’importanza di istruire il mercato che purtroppo, o per fortuna, di strutture tessili se ne intende e se ne occupa poco. Poter contare su un canale indiretto di avvicinamento al cliente, come gli architetti, che quindi in molti casi lavorano per il cliente e lo guidano nelle scelte, credo sia uno dei nostri cardini di funzionamento, nonché il consiglio che voglio trasmettere attraverso questo articolo.

Gianfranco Crobu, Extend – Una delle problematiche più annose è senza dubbio la mancanza di controllo da parte degli Enti. Durante le operazioni di montaggio/smontaggio di una tendostruttura, molte aziende concorrenti alla nostra, affidano queste delicate prestazioni professionali, a squadre di montatori, del tutto irregolari senza che nessuno controlli e verifichi la regolarità dei citati montatori e le relative aziende a cui fanno capo. Vale a dire che il comune autorizza la realizzazione dell’evento, sia esso una fiera, una sagra o qualunque altro evento privato, ed è proprio in questa fase che dovrebbe richiedere tutta la documentazione necessaria e riguardante la sicurezza sul lavoro, almeno DURC, POS ecc… Poi durante il montaggio, dovrebbe incaricare un Vigile Urbano o un funzionario preposto, a controllare se il personale presente e addetto a quel determinato montaggio/Smontaggio, sia in realtà lo stesso indicato sulla documentazione (POS, DURC ECC.). Se questi controlli venissero effettuati sistematicamente, in un paio d’anni si potrebbero limitare o addirittura eliminare tutte le aziende che operano in pieno regime di concorrenza sleale. 

Eris Lunardi, Lunardi – Stiamo notando da un po’ di anni, la richiesta di finiture e forme sempre migliori e diverse in quanto il mercato è saturo di tendostrutture a “basso costo”. Quindi per rimanere sul mercato abbiamo inserito nella nostra offerta sistemi di serramentistica con vetro, per le chiusure laterali, forme articolate per creare ambienti e volumetrie diversi dalla classica tendostruttura bi-falda, quali strutture poligonali, sistemi in tensostruttura, sistemi ad arco.

Angela Rescio, Sprech – La globalizzazione comporta l’interdipendenza economica, sociale, politica e tecnologica. Quello che accade nel Mondo può essere raggiungibile in tempo reale da chiunque, grazie a internet, che di fatto ha eliminato ogni tipo di distanza. L’emersione di nuovi mercati e di nuovi potenziali acquirenti ha aumentato a dismisura il bacino dai potenziali consumatori. La premessa vuole segnalare che le industrie oggi producono e operano in contesti più competitivi, in cui il network distributivo può fare la differenza. Non solo dunque avere la capacità di immettere sul mercato prodotti innovativi, ma essere capaci di venderli, utilizzando strategie multicanale, intercettando le esigenze del cliente e accompagnandolo in ogni fase dell’esperienza di acquisto.

Roberto Bruno, Tensotend by Alpi – Il settore si divide sostanzialmente in due attività principali: una di livello medio-basso e l’altra di livello medio-alto. Per quanto riguarda la prima, quella di livello medio-basso, possiamo dire che ormai è un’attività inflazionata anche a causa di molti operatori provenienti da altri settori, ad esempio dal mondo circense. Molti di questi godono di speciali agevolazioni in qualità di spettacoli viaggianti, per cui pagano il gasolio ad un prezzo più basso, hanno il permesso di viaggiare la domenica e in giorni festivi, ed altro ancora. Però succede che alcuni di essi, invece di utilizzare queste agevolazioni solo per i loro spettacoli, se ne servano anche per effettuare servizi di noleggio… quindi il mercato risulta in buona parte incontrollabile. Diversa è la situazione per l’attività di livello medio-alto, in cui c’è una viva richiesta di innovazione nel design che solo aziende altamente specializzate sono in grado di soddisfare fornendo progetti customizzati ad una clientela sempre più esigente.

Allestire – Dal punto di vista tecnico e dei materiali, ci sono novità significative?

Riccardo Canobbio – La tendenza di oggi nel mondo delle membrane è quella di riuscire ad ottenere migliori risultati di longevità per dare maggiore affidabilità ai progetti con membrane tessili mirando ai minori costi di manutenzione e sostituzione. Le aziende produttrici stanno intensificando le proprie energie puntando sulla longevità delle membrane per offrire un tempo di impiego che superi i 25/30 anni mentre noi della Canobbio da anni dedichiamo diverso tempo alle attività di Ricerca e sviluppo in sinergia con le principali università italiane e non, specialmente con il Politecnico di Milano nella figura dell’Architetto Zanelli e con i fornitori professionisti del settore. Inoltre, come già detto, è costante la collaborazione con gli architetti ma anche con i clienti stessi. Questo costante scambio ci ha permesso di crescere sempre a livello tecnico ed umano. Negli ultimi tempi si è assistito ad un sempre maggior utilizzo del tessuto ETFE, a singolo, doppio o triplo layer. Questo materiale è stato da noi utilizzato per opere importanti come il rivestimento del nuovo Auditorium della società Sacmi di Imola, in collaborazione con lo studio A2 di Gasparri e Ricci Bitti Architetti Associati e grazie alla preziosa consulenza e supporto dell’Architetto Di Fusco, ma anche per opere più piccole ma non meno importanti e affascinanti. Anche se il segmento delle tensostrutture sportive è apparentemente quello in cui meno impatta la capacità di innovazione tecnologica, ad esempio, per noi è costante la ricerca di soluzioni innovative (più che di materiali) come l’utilizzo della doppia membrana Energy e dell’utilizzo di materiali isolanti nelle grosse coperture sportive per un adeguato isolamento termico dell’area coperta e l’utilizzo di sistemi di gonfiaggio e montaggio che possano garantire al cliente la migliore esperienza post vendita.

Gianfranco Crobu – Non ho una vera risposta da dare, in quanto non ci sono novità veramente significative relative a materiali e/o tecniche.

Eris Lunardi – Dal punto di vista dei materiali c’è una forte richiesta del PVC Cristal (trasparente) soprattutto in ambito delle cerimonie ed eventi.

Angela Rescio – Riteniamo che lo sviluppo di nuovi prodotti, tecnologie e servizi passi attraverso la ricerca e lo sviluppo di nuovi materiali e di nuovi processi produttivi ad emissioni ridotte.  La particolarità di Sprech consiste nell’utilizzare materie prime con resistenze meccaniche differenti, alluminio e acciaio. Nel nostro settore siamo un unicum considerando che i processi industriali produttivi di acciaio e alluminio sono radicalmente differenti e necessitano di produzioni tecnologiche a gestione separata. Noi siamo riusciti ad organizzare produzioni congiunte ed integrate e a realizzare prodotti ad alte prestazioni con campate che non trovano eguali nel nostro settore, in tutta Europa. La sfida del futuro sarà applicare schermature solari di nuova generazione, con tecnologie dinamiche, intelligenti, dotate di componenti software predittive. Un settore che ci affascina particolarmente e su cui stiamo investendo.

Roberto Bruno – Non vi sono particolari novità per quanto riguarda i materiali. Però le novità riguardano appunto la necessità di fornire progetti “custom made” con idee innovative e tecnologie adeguate. E in questi progetti, ad esempio, il tradizionale padiglione doppia falda non è più molto richiesto ed è spesso sostituito da coperture con nuove linee di design. Ormai il mercato delle coperture tessili speciali è talmente compresso che per riuscire a conquistarlo occorre dare un servizio “chiavi in mano”. Inoltre la richiesta di sicurezza è notevolmente aumentata: questo fa sì che la clientela sia obbligata a rivolgersi ad aziende specializzate che, per la necessità di ottemperare alle prescrizioni e alle normative vigenti, non possono più permettersi di mantenere costi bassi come in precedenza.

canobbiotextile.com –extend.it –lunardisrl.it –sprech.com –tensotend.it

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