Il progetto di ristrutturazione di uno storico locale della gastronomia a firma del poliedrico team di Visual Display

Fotografie di Alessandro Paderni / Eye Studio

Il ristorante più antico della città (Udine), aperto dal 1849, con una cucina di altissimo livello, riconosciuta in tutta la regione e oltre, orientata principalmente a piatti di pesce. Il locale si trova nel pieno centro storico, adiacente al vecchio mercato del pesce (rimasto in attività fino a circa 10 anni fa). La volontà dei proprietari, quella di indossare un abito che meglio rappresenti la qualità del servizio e di una cucina, di tradizione, ma sempre più orientata all’innovazione: «Sono due anni che pensiamo di rinnovare gli interni – raccontano i fratelli Massimiliano e Gianluca Sabinot, rispettivamente chef e maître. – Siamo un punto di riferimento della ristorazione in città e non solo, la nostra clientela è esigente, cosmopolita e abituata a girare i migliori ristoranti del mondo: per questo vogliamo essere più contemporanei, puntare alla massima qualità non solo nel menù, ma anche nell’ambiente in cui accogliamo le persone». 

Da questi presupposti ha inizio lo studio e il progetto di Visual Display, con un’idea molto precisa in mente: la sfida di creare all’interno del locale un’atmosfera accogliente e glamour allo stesso tempo, contemporanea ma nel rispetto della storia e dei tratti caratteristici del luogo. Un ambiente che potesse connettersi anche con una clientela nuova, più dinamica e internazionale, e con le nuove generazioni; ma senza deludere le aspettative e l’affezione dei clienti “storici” che lo frequentano da sempre.
“Prima degli aspetti stilistici e poi tecnici – racconta Giorgio Di Bernardo, CEO di Visual Display – il progetto è iniziato analizzando con il cliente le dinamiche, i flussi e le esigenze della vita del ristorante, quali le gestualità che negli anni sono diventate riti e sicurezze sia per chi vi lavora che per gli ospiti. La progettazione è dunque iniziata dal progettare l’esperienza, lavorando con attenzione sui flussi e le funzioni al fine di garantire allo stesso tempo la qualità del lavoro e del servizio. Indagando e creando opportunità nuove e migliorando ciò che era già positivo.” Il progetto di ristrutturazione ha previsto il rifacimento totale degli interni e di parte della facciata esterna, un intervento che ha risanato la struttura senza stravolgerla ma anzi portando alla luce dettagli storici fino ad ora nascosti sotto strati di cartongesso; come una parte della seconda cinta muraria della città, sulla quale il locale si poggia, e che ora è uno dei punti di attrazione nell’atrio del ristorante. Gli elementi originali del locale già visibili, come la pavimentazione in terrazzo veneziano e le travi in legno del soffitto dell’ingresso, sono stati invece riportati al loro splendore da un sapiente lavoro di restauro conservativo e valorizzati da un accurato progetto di illuminazione dedicata. Molte le aziende locali e le maestranze coinvolte nel progetto, tra cui Arredamenti Livon, che si è occupata della realizzazione di tutti gli elementi / arredi disegnati ad hoc per il progetto.

L’atrio del locale è stato pensato come luogo di accoglienza per eccellenza. Fondamentale è stata la decisione di spostare l’ingresso principale in modo da averlo in posizione di totale centralità rispetto ai flussi interni; alcuni gesti strutturali hanno ampliato la zona per renderla più aperta. Quest’area accoglie il cliente con morbidi salotti imbottiti, tessuti raffinati e una vetrina luminosa dove sono esposte le preziose bottiglie della cantina del ristorante (imbottiti e arredi dell’atrio sono stati selezionati dalle collezioni di Moroso e Gervasoni). Varcando l’arco della cinta muraria si accede alla stanza più speciale del ristorante, un ambiente scuro interamente rivestito con una carta da parati a motivo bucolico dove troneggia un unico tavolo in platano di 5 metri (realizzato da Tabula) illuminato da tre grandi sospensioni in ottone (lampade Brass di Gervasoni), pensato per i grandi eventi, o per cene più informali.

Nella sala ristorante, l’originale ripartizione in tre ambienti è stata mantenuta ed enfatizzata da leggeri serramenti in rame brunito, vetro e tessuto, che creano privacy senza però separare nettamente gli spazi e mantenendo una continuità visiva totale da un lato all’altro del locale. Il pavimento in parquet di rovere scuro posato a spina all’italiana dona calore ed eleganza all’intera area.
Nel primo ambiente, il vecchio soffitto di legno riportato in luce dai lavori crea, insieme alla panca in velluto disegnata su misura e la parete decorata da quadri astratti, un’atmosfera iper-accogliente, intima e sofisticata.

Il secondo ambiente, rivestito nella parte bassa da una boiserie imbottita in velluto blu, è caratterizzato dal nuovo lucernario che inonda la sala centrale di luce facendola assomigliare ad un giardino d’inverno, circondato da un porticato.

Nel terzo ambiente, il vecchio fogolar friulano, è stato sostituito con un nuovo caminetto dalle linee più moderne (realizzato da Gover), posizionato in modo da diventare il punto focale del ristorante: visibile sin dall’ingresso, crea al suo fianco lo spazio per uno dei tavoli più intimi, romantici e richiesti del ristorante, caratterizzato dal divanetto in velluto color ruggine disegnato ad hoc per il progetto (realizzato da La Cividina). Tutta la stanza è caratterizzata da una boiserie a tutta altezza in rovere laccato verde salvia con preziosi inserti in rame brunito (le sedie dell’intera sala ristorante sono le Shortwave della collezione Diesel by Moroso).

L’intervento continua anche al piano superiore dove si sviluppa la parte dei bagni per il pubblico anch’essi completamente restaurati. Le due porte realizzate su disegno in stile modernista separano con un gioco di contrasti, il bagno verde scuro dei signori, da quello delle signore dipinto di un tenue colore rosa. Realizzati su disegno di Visual Display anche tutti i lavabi in marmo e le specchiere.

Sull’esterno, nel dehors che nei mesi estivi diventa il vero cuore pulsante del ristorante, nuovi serramenti dell’ingresso, in acciaio e vetro garantiscono una maggiore luminosità al locale e insieme alle eleganti lampade in vetro opalino dallo stile vagamente retrò rendono più moderna la facciata. Una nuova pavimentazione in pietra effetto ruggine e nuovi arredi in metallo e corda nautica di un delicato color tortora (sedie modello Corda di Tonon) completano l’intervento.

Visual Display
www.visualdisplay.it

Accedi