Aziende che vogliono cambiare hanno bisogno di un preciso piano strategico e commerciale. Un piano strutturato che rispecchia l’oggi e le visioni per il domani
Da anni vediamo che l’industria grafica è sottoposta a cambiamenti radicali dominati dalla trasformazione digitale. Ma cosa significa questo per le aziende? Deve inoltre essere chiaro che per avere successo nel prossimo futuro ci vuole molto di più della “trasformazione digitale”. E definire “prossimo futuro” sarebbe arduo perché vista la velocità di trasformazione si potrebbe pensare a 1 o 2 anni. Se però un’azienda riesce intuire un trend anticipando quindi i competitor potremmo azzardare di aumentare il “prossimo futuro” anche a 5 e 6 anni. A prescindere dalle decisioni strategiche delle singole aziende é chiaro che il mercato non renderà più semplice i compiti. In Europa abbiamo quasi 35.000 PSP. Un buon 30% di queste aziende stanno lavorando alla loro trasformazione passando da azienda tradizionale a realtà digitale. Spesso però non è chiaro al management delle aziende che la trasformazione digitale non inizia con l’inserimento di tecnologia di stampa digitale e di certo non finisce con l’attivazione di un servizio digitale web-to-print. Bisogna definire fin dall’inizio gli obiettivi e gli strumenti con i quali si possono raggiungere questi obiettivi. Strumenti per altro che si hanno realmente a disposizione e non immaginari. Sono in molti a dimenticare che ci vuole anche un cambio della cultura imprenditoriale oltre a un nuovo modo di pensare e di proporre i prodotti e i servizi.
Altri fattori come la mancanza di capitale di investimento, mancanza di infrastrutture, mancanza di conoscenza tecnica, valutazione errata dei propri processi, del mercato, dei target di utenza e dei competitor sono fattori che ostacolano la trasformazione digitale per non dire che la affondano già nel nascere.. Ogni azienda dovrà chiarire quale per lei sia il mercato più adatto. BtoB, BtoC in prima linea, locale, nazionale, internazionale in seconda. E forse ancor prima della prima e dalla seconda avrà l’esigenza di capire con quale prodotto si vorrà posizionare sul mercato. L’era del ‚tutto fare‘ a basso costo è già stato riservato da big player. Saranno quindi prodotti speciali che necessitano di specializzazioni come potrebbe essere il packaging, il tessile, etichette, la stampa promozionale a diventare il mercato di riferimento. Potrebbe essere la stampa di cancelleria di alta fascia come potrebbero essere pacchetti esclusivi per la ristorazione o per l’ambiente scolastico. Specializzazione è la parola d’ordine. Ma bisogna darsi questi obiettivi fin dall’inizio della trasformazione digitale e crederci, crederci! La trasformazione digitale è una questione che riguarda il management, il padrone dell’azienda che deve intervenire in modo drastico e deciso. Non è un “lavoretto” da affidare a uno studente solo perché costa meno. Bisogna rendersi conto che la trasformazione digitale è prima di tutto uno stravolgimento strategico nel quale bisogna coinvolgere nuovi elementi che fino ad ora non sono stati minimamente presi in considerazione. Portare la stampa tradizionale su un portale con la possibilità di scegliere i parametri principali non basta più per “convincere il cliente” di spostarsi da un fornitore all’altro. E anche il prezzo basso è un’esca a brevissimo termine.
Ser-vi-zio!
Evidenziato che non è la tecnologia di stampa digitale e non è il portale web-to-print a concludere il rinnovo strategico aziendale puntiamo il dito su ciò di cui si potrebbe tenere conto per ampliare il servizio digitale. Il cliente è abituato… punto! È abituato alle dinamiche di un fornitore e finché non trova un argomento valido difficilmente si sposta. Era così 30 anni fa e, suona strano, ma lo è tutt’ora. Il prezzo, certo il prezzo! Ma spesso non è il criterio definitivo se non eccede da certi schemi. Un argomento importante – e probabilmente acquisirà sempre maggiore importanza – sono i modelli di prezzo dinamici. C’è già chi lo pratica proponendo 3 date di consegna. Per superare questo modello bisogna considerare almeno questo se non aggiungerne un altro come potrebbe essere uno sconto maggiore raggiungendo un fatturato predefinito. Ci vuole fantasia per superare la concorrenza! La Chat con un Helpdesk potrebbe essere un tool da considerare perché “umanizza” il mondo digitale. Possiamo essere anche d’accordo che nel momento che si apre la finestra della chat ci spaventiamo e la chiudiamo subito. Ma comunque suscita una forte emozione nel commercio elettronico perché lascia immaginare che lì dietro ci sia veramente “Maria” o “Mario” che ci chiede se abbiamo bisogno di aiuto. Avete presente Alexa l’assistente vocale Amazon? Se fino ad oggi un ordine di stampa è stato configurato tramite click potrebbe essere interessante ipotizzare la configurazione dell’ordine vocale. Certo è una funzionalità del futuro! Ma non sappiamo ancora quando questo futuro inizierà. I tempi di consegna! Grandissimo problema del nostro settore. “Me le stampi per domani?” è una delle domande più frequenti fatte dal cliente al fornitore. Per una strategia che si propone a un mercato di vicinanza la fornitura in giornata potrebbe essere una proposta killer. Mobile web è un altro punto importante. L’utilizzo di smartphone e di tablet è fortemente incrementale. Dovrà nel prossimo futuro sicuramente proporre non solo la configurazione e il completamento dell’ordine di stampa ma anche il pagamento tramite dispositivi mobili. Pensiamo solo ai camerieri che fino a 5 anni fa prendevano l’ordine con blocco e penna. Per la maggior parte impensabile effettuare questo tramite uno smartphone, oggi in tanti lo fanno. Con un semplice click trasmettono l’ordine in cucina inserendo ogni minima richiesta specifica del cliente.
Riflessione di Luana Porfido, Marketing and Corporate Communication Manager Fujifilm Italia
Le tecnologie digitali hanno trasformato nel corso del tempo l’industria nella sua totalità, inclusa, ovviamente l’industria della stampa. Affrontare la transizione da industria tradizionale a digitale, non è semplice perché comporta un ripensamento globale dell’azienda, a partire dalla revisione dell’offerta, dei processi produttivi, dell’approccio al cliente finale, per arrivare alla costruzione di una diversa identità nel contesto dei nuovi mercati. Per le aziende di stampa che hanno costruito una solida reputazione, questa è un’opportunità storica, che va affrontata senza paura. La tecnologia digitale permette oggi di raggiungere elevati livelli di qualità, estrema personalizzazione, creatività. È flessibile e consente di semplificare complessità una volta difficilmente superabili, se non attraverso investimenti elevati e tempistiche inefficienti. Grazie a una costante evoluzione tecnologica, le aziende possono a loro volta evolvere verso nuove imprese, in linea con le aspettative dell’utente finale e in grado di ridare smalto e impulso al fatturato e alla propria offerta.
Conclusione
La trasformazione digitale aziendale inizia con la rottura dei modelli di business consolidati. Come si può affrontare l‘intero tema della trasformazione digitale? Certo è che non funziona senza un concetto. Deve infine funzionare e deve essere efficace. Certo è che non può trattarsi di un cambiamento home-made. Si tratta in fondo del futuro di una azienda con una storia, con un patrimonio inestimabile di know how, si tratta di persone, di famiglie e sarebbe negligente non affidarsi a partner professionali ed affidabili che accompagnano questo percorso di rinnovo. Un percorso nel quale ci si reinventa più di una volta. Non è un inoltre un processo a breve termine. Anche questo è un aspetto importante del quale tenere conto. Si tratta di una collaborazione continuativa non di mesi ma di anni per portare un’azienda dalla T alla D: dal Tradizionale al Digitale.
Hs/ki6
Bisognerà chiederselo
Almeno una volta prima di iniziare con la propria azienda un percorso web-to-print ci si dovrebbe fare la domanda del “buon giorno” o della “buona notte”. Bisognerà domandarsi “sarò competitivo?” Forse bisognerà domandarsi “quale valore aggiunto” posso dare per essere competitivo anche senza puntare solo e unicamente sul prezzo a ribasso o magari costare pure il doppio dei competitor – competitor intesi come i big del settore. Ma se i costi aziendali mi costringono di propormi a prezzi più alti del 15 fino al 300% (vedi tabella esempio) e se i prodotti sono identici a quelli dei big e se i tempi di fornitura sono più lunghi in parte del doppio… una domanda me la dovrei fare prima di iniziare a investire nel web-to-print. Quale é la domanda: “Qual è il valore aggiunto che do al mio cliente per convincerlo di ordinare i 250 biglietti da visita da me che costo 3 volte tanto e non da un big di settore?” Se a questa domanda riesco a dare risposte valide sono convinto che il progetto web-to-print vada a buon fine. Se queste o questa risposta non la trovo… tutti fermi! Fermi! Qui sotto abbiamo fatto una breve analisi tra una new entry della quale ci è arrivata una newsletter per comunicare il nuovo sito web-to-print e un big player. Stampati standard che spaziano dal biglietto da visita al pieghevole per arrivare al quadro intelaiato con Canvas e un pannello stampato su Plexiglas. E mi domando: perché dovrei commissionare il mio stampato dalla new entry?
TIPOLOGIA DI PRODOTTO | COPIE | NEW ENTRY | CONSEGNA | BIG PLAYER | CONSEGNA | DIFF |
Biglietti da visita 300gr 4/4 | 250 | 60,11€ | 6gg | 18,34€ | 2gg | 328% |
Pieghevole 6 ante chiuso 10x21cm – 4/4 | 250 | 54,53€ | 8gg | 47,63€ | 4gg | 114% |
Banner PVC 500gr – 4/0 | 1 | 37,50€ | 8gg | 25,05€ | 4gg | 150% |
Fotoquadro canavas 60x40cm | 1 | 70,00€ | 6gg | 27,60€ | 5gg | 254% |
Plexiglass 100x140cm 4/0 + bianco | 1 | 153,00€ | 6gg | 73,04€ | 5gg | 209% |
Opuscolo 21×29,7cm 4/4 – punto metallico | 250 | 351,39€ | 6gg | 311,79€ | 4gg | 113% |