Approfondiamo, con alcuni operatori, alcuni temi “problematici” legati alla stampa di pellicole per il wrapping

Abbiamo visto dunque quali potrebbero essere le tecnologie a disposizione di un ipotetico operatore del wrapping che vuole intraprendere anche la strada della personalizzazione attraverso la stampa diretta di soggetti grafici su pellicole.
Cerchiamo, con il supporto di alcuni degli operatori interpellati, di capire meglio i punti critici e la risposta che l’accoppiata tecnologia/inchiostro è in grado di offrire.

 

Gli inchiostri UV – 

… quali sono le problematiche per pellicole stampate ed applicate su superfici piane e quali su superfici 3D?
Non ci sono controindicazioni: la serie di inchiostri LUS di Mimaki è formulata per specifiche applicazioni che richiedono estrema flessibilità ed elasticità, garantendo un’ottima adesione al supporto senza generare crepe, mantenendo elevate prestazioni sia in caso di applicazione su superfici piane sia su superfici molto curve.

 

… di quanto si può stressare la pellicola senza compromettere la copertura del colore?
In particolare gli inchiostri Mimaki LUS-200, impiegati in abbinamento con il sistema di stampa Mimaki UJV500-160, assicurano un grado di elasticità dal 150% al 200% in base alle caratteristiche della pellicola su cui sono applicati.

 

… asciugatura dell’inchiostro dopo la stampa – qualche breve valutazione sua
Gli inchiostri Mimaki UV-Led garantiscono stampe subito asciutte, sfruttando la polimerizzazione rapida con il valore aggiunto dei consumi ridotti e dell’eco-compatibilità. L’asciugatura ha inizio durante il processo di stampa e viene successivamente potenziata da una fase di post cure che permette di passare istantaneamente alla laminazione e alla successiva applicazione, ottimizzando i processi p

er un perfetto just-in-time.

 

… com’è il mercato delle stampanti UV legate ad aziende specializzate nel wrapping?
Proprio per i numerosi vantaggi offerti dall’UV Led di ultima generazione, la richiesta di sistemi basati su questa tecnologia è decisamente in crescita, anche in sostituzione della tradizionale stampa eco-solvent. Gli ambiti applicativi per cui vengono impiegate le soluzioni Mimaki UV Led sono molto vari e spaziano dal mercato del display graphic a quello dell’interior decoration, fino alla stampa industriale.

 … ci sono limitazioni o consigli per l’interior wrapping su mobili o pareti?

Oltre ai vantaggi della tecnologia UV Led in termini di riduzione dei consumi e di velocità di polimerizzazione degli inchiostri, ci sono anche benefici legati alla ridotta emissione di odori e bassi livelli di VOC. Queste caratteristiche, unite al fatto che il Led non irradia lunghezze d’onda brevi che generano ozono e che l’impiego degli inchiostri Mimaki UV-curable salvaguarda la salute degli operatori, rendono le applicazioni prodotte con il loro impiego utilizzabili anche in ambienti indoor. In particolare, questi inchiostri sono perfetti per l’interior decoration grazie alle performance in termini di elasticità, qualità di stampa e riproduzione di colori brillanti.

 

… può consigliare pellicole più adatte per la stampa UV?
Il reparto Ricerca & Sviluppo di Mimaki investe costantemente nella formulazione di diversi tipologie di inchiostro studiandole per garantire il massimo delle performance in base alle esigenze applicative e al tipo di supporto a cui sono destinate. Per quanto riguarda il wrapping e quindi la stampa con tecnologia UV Led su supporti flessibili, il binomio vincente è tra i versatili inchiostri Mimaki UV Led e le pellicole polimeriche e cast. Le prime sono più indicate per il rivestimento e la decorazione di superfi

ci piane o poco curve; le seconde ideali per la decorazione di automezzi e per elementi 3D.

 

Gli inchiostri Latex – Cristina Del Guasta, MCA Digital

 … quali sono le problematiche per pellicole stampate ed applicate su superfici piane e quali su superfici 3D? Quali sono i consigli per riuscire ad ampliare il raggio d’azione?
Non ci sono particolari controindicazioni all’utilizzo di pellicole stampate con tecnologia Latex, sia su superfici piane che su quelle 3D. Il consiglio è di sfruttare le caratteristiche di eco-compatibilità e di assoluta mancanza di sostanze nocive del Latex per ampliare l’offerta di applicazioni per l’interior decoration. I materiali per interno stampati con questa tecnologia, infatti, hanno ottenuto diverse certificazioni “green”; con una carta da parati stampata in Latex è possibile rivestire un intero ambiente, mentre se per la stampa sono state impiegate altre tecnologie -come solvente e UV- sono in vigore normative che ne limitano l’utilizzo.

… la resistenza UV viene indicata il più delle volte per aree verticali. Come si può interpretare la garanzia su quelle orizzontali come cofano e tetto?

In realtà la garanzia dipende principalmente dal tipo di materiale che viene utilizzato. La stampa Latex viene sempre laminata per utilizzo in esterno, quindi è la combinazione dei diversi elementi (tipo di supporto, stampa e laminazione) a determinarne la durata e quindi la garanzia. Che si tratti di una superficie verticale o orizzontale cambia poco. Se dobbiamo pensare a lavori destinati a durare nel tempo, ad esempio un’auto di un privato, si consiglia sempre di usare una pellicola cast o polimerica (con garanzia fino a 7 anni). Per lavori destinati a durare pochi giorni o qualche settimana, ad esempio per iniziative promozionali con temporalità definita o di rinnovo frequente può essere impiegato anche un monomerico. Un nostro cliente, ad esempio, ha realizzato per un noto concessionario la personalizzazione dell’intera flotta di auto aziendali con pellicole monomeriche: l’applicazione richiesta era destinata a un breve periodo e non ci sono stati problemi di alcun tipo.

 

… di quanto si può stressare la pellicola senza compromettere la copertura del colore?

Grazie alla combinazione degli inchiostri Latex, che sono molto elastici, e delle nuove macchine proposte da HP è stato perfezionato il sistema di asciugatura: scalda meno e quindi mantiene inalterata la flessibilità, tanto del supporto quanto della stampa. Non ci sono particolari controindicazioni per quanto riguarda la confor

mabilità di una pellicola stampata, nel senso che la stampa non va ad alterare a livello significativo la deformabilità normale della pellicola. Non credo che sia in realtà un problema, nel senso che la professionalità e l’esperienza dell’applicatore possono tranquillamente risolvere eventuali problemi di applicazione e di deformazione in fase di ideazione del soggetto: se devo applicare una pellicola con stampata un’immagine o un logo, cercherò di posizionare le grafiche in modo che siano visibili, quindi normalmente sulle superfici più regolari, difficilmente tenterò di posizionare il logo su uno spigolo o su una superficie particolarmente irregolare.

 

… asciugatura dell’inchiostro dopo la stampa

Uno dei grandi vantaggi del Latex è proprio il sistema di asciugatura: la pellicola o il materiale stampato esce già asciutto, pronto da applicare o da laminare, con un grande vantaggio quindi anche per quanto riguarda tempistiche di lavorazione e ottimizzazione dell’intero ciclo produttivo.

 

… ci sono limitazioni o consigli per l’interior wrapping?

Nessuna controindicazione. Si tratta di una tecnologia ad alta produttività che unisce un’elevata qualità e brillantezza dei colori all’aspetto ecologico e sostenibile. Le stampe Latex non hanno infatti odori, non rilasciano sostanze volatili dannose e dunque proprio nell’interior decoration possono garantire il massimo in termini di utilizzo e sicurezza. Non a caso è la tecnologia digitale più utilizzata proprio dai produttori di carte da parati quando hanno la necessità di affiancare alla produzione tradizionale anche quella digitale per sviluppare prodotti e collezioni con elevati livelli di personalizzazione. Inoltre, la stampa Latex è indicata per la maggior parte dei materiali utilizzati per la decorazione di interni, dal tessile all’ecopelle, dalla carta da parati ai materiali plastici fino alle pellicole.

 

… la laminazione di protezione è indispensabile?

È sicuramente consigliata, soprattutto per utilizzi outdoor. Per gli interni la laminazione offre maggiore resistenza e durata non tanto della stampa in sé quanto del materiale.

 

… può consigliare pellicole più adatte per la stampa con inchiostri Latex?

Non ci sono pellicole più indicate di altre, in termini di resa e compatibilità. Personalmente, ma si tratta più di un aspetto di marketing, punterei sugli aspetti di eco-compatibilità e di sostenibilità per creare situazioni uniche e vantaggiose per il cliente. Ad esempio per offrire una soluzione total green, si possono impiegare pellicole in poliuretano per rivestire auto elettriche, puntando quindi sull’aspetto ecologico come strumento di marketing. È una combinazione interessante per conquistare nuovi mercati.
La parola anche al supporto
Un aspetto ancora da chiarire è quello della conformabilità e capacità di allungamento della pellicola stampata. Abbiamo chiesto ad alcuni produttori di pellicole per il wrapping se esistono delle indicazioni da seguire e delle differenze in questo senso tra i diversi sistemi in commercio.

 

Ritrama, Mirko Aguanno: Innanzitutto ci sono da considerare vari e numerosi parametri, e i valori di questi parametri dipendono da numerose variabili… da considerare di volta in volta (es: la quantità di inchiostro utilizzata, la risoluzione dell’immagine da stampare e la tecnologia di stampa). Ritrama, in quanto produttore di materiali autoadesivi, dichiara nelle proprie schede tecniche valori che si riferiscono al film NON stampato in quanto non è possibile stabilire a priori il limite delle variabili di cui sopra. Un altro discorso si fa per le pellicole colorate in pasta dove il parametro indicato si  riferisce all’utilizzo di un materiale Cast – facciamo sempre molta attenzione alle strutture dei materiali per garantire le migliori performance in fase di applicazione – solitamente con spessore da 80 micron per dare consistenza, coprenza e resistenza all’allungamento nelle zone di deformazione.
Spandex, Giorgio Volpi: È difficile dare una risposta univoca, dipende sempre dal materiale utilizzato, dal tipo di inchiostro e da come viene realizzata la stampa. Per quanto riguarda le pellicole Premium di 3M e Avery Dennison, le nostre schede tecniche riportano sempre l’elongazione massima del materiale senza stampa. Facciamo spesso test per capire quanto le diverse tecnologi e inchiostri posso andare a modificare questo dato, ma come detto prima non abbiamo la risposta definitiva perchè le variabili sono veramente molte. In linea di massima abbiamo osservato che a parte l’UV che potrebbe avere limitazioni a seconda del tipo di inchiostro utilizzato, le altre tecnologia (Solvent, EcoSolvent e Latex) non dovrebbero influire sulle prestazioni.

 

Apa, Roberto Vallebona (Sales Manager APA): Poiché la deformazione di un film è strettamente dipendente dalla modalità, posizione e temperatura con cui viene scaldato, diventa difficile dare un valore % univoco. Sicuramente il tipo di inchiostro utilizzato per la stampa incide sulle caratteristiche termoplastiche del film.

 

Gc/ki6

 

L’UV di Epson (a cura ufficio tecnico Epson)
La certificazione che Epson fornisce per i propri inchiostri è solo per la resistenza agli UV e agli agenti atmosferici senza laminazione per le affissioni normali. È di tre anni. Per quanto riguarda il car wrapping e lo scratch degli inchiostri Epson non fa test perché tutte le applicazioni di car wrapping, immediatamente dopo la stampa, prevedono la laminazione del supporto. Quindi i vinili saranno protetti da questo strato, perché altrimenti solo il passaggio della spatola rovinerebbe la stampa o graffierebbe l’inchiostro. È quindi il produttore del supporto che fornisce i dati. L’inchiostro a base solvente si aggrappa al supporto e lì rimane. È il supporto che definisce la resistenza allo scratch, allo strappo, all’abrasione ecc. In più c’è la laminazione che protegge ulteriormente l’inchiostro.

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