Protagonisti di una fiera sono i prodotti, ma nel caso di Viscom sono anche le applicazioni, le idee e le proposte innovative. Facciamo una breve panoramica
Gianluca Chesini
È sempre difficile dover fare una “selezione” di prodotti e soluzioni viste in una fiera. Sarebbe bello poter mostrare tutto, perchè ogni prodotto, ogni tecnologia e ogni materiale può rappresentare lo spunto per una nuova realizzazione, un mercato da esplorare, una nuova opportunità di business. Per questo è sempre preferibile visitare le manifestazioni, anche quelle che apparentemente non sono propriamente di settore, perchè l’idea spesso nasce proprio in modo inaspettato. Purtroppo lo spazio che abbiamo a disposizione non ci permette di fare un resoconto completo ed esauriente, ma vogliamo comunque offrire una visione di quanto la manifestazione ha presentato puntando più sulle nostre sensazioni che non sul semplice elenco alfabetico di brand e prodotti. Cominciamo questo nostro piccolo viaggio con ABS Group, presente all’interno dell’iniziativa Diva Display. L’azienda, specializzata negli allestimenti in tessuto, ha concorso nella categoria “shop fitting” con uno dei propri prodotti di punta: una parete in alluminio e tessuto, retroilluminata ed attrezzata con numerosi accessori come mensole, appendiabiti, porta depliant, fissati su una cremagliera o con alcuni magneti. Una proposta innovativa, che rivoluziona il concetto di allestimento di punti vendita, showroom, spazi commerciali. Costituite da un frame in alluminio rivestito in tessuto, su cui è possibile fissare una vasta gamma di complementi d’arredo, le pareti attrezzate di ABS Group consentono di realizzare allestimenti flessibili, che mutano nel tempo e nello spazio a seconda delle necessità. La retroilluminazione, realizzata con un sistema di luci a LED valorizza i colori e le immagini stampate sui teli e conferisce a questi elementi un forte impatto visivo. L’utilizzo del tessuto, supporto riciclabile, leggero e flessibile, garantisce un veloce e semplice montaggio e cambio immagine, bassi costi di spedizione e allestimento. Un concept di nuova generazione, che risponde alle molteplici esigenze dell’interior design contemporaneo e soddisfa target differenti, attraverso la progettazione di spazi in cui si combinano layout fluido e alto valore estetico.
Concetto similare, e sicuramente più conosciuto agli operatori del mondo fieristico, è quello delle strutture pop up, che a Viscom aveva tra i protagonisti AdSystem, Eurotech, Eurmoma, Kunstdunger, Fronteretro e Ultima Display, aziende che si occupano della distribuzione di sistemi estensibili, sistemi espositivi e display in cui ricerca delle forme e dei materiali si fondono per garantire elementi di forte impatto visivo ed elevata capacità di comunicare.
Ma è sul fronte della tecnologia che Viscom esprime il suo valore. I grandi protagonisti del settore erano praticamente tutti presenti con le ultime proposte in fatto di sistemi di stampa, finishing e taglio. Per la stampa i nomi sono HP, Ricoh, Xerox, Canon, Agfa, Mimaki, Epson, Oki, Mutoh, Fujifilm, Roland, Swissqprint, Konica Minolta, Durst, Efi/Vutek, Smartcolor. C’è un denominatore comune: tutte i grandi produttori, presenti direttamente o attraverso i partner storici (MCA Digital, Digitalia, Reiss Elettronica, Euroscreen, Fenix Digital Group, Colorcopy, giusto per fare alcuni nomi), oltre alla presenza delle ultime proposte in termini di sistemi di stampa, da qualche tempo articolano la proposta attraverso le gallerie delle applicazioni; ecco allora che a fianco della macchina, o del sistema, appaiono ambienti, capi di abbigliamento, oggettistica, arredi, gadget. Sembra banale, ma si tratta di un vero e proprio patrimonio a disposizione di stampatori e operatori della comunicazione visiva per comprendere possibilità e sviluppi, avere informazioni e idee per poter ampliare a propria attività. La galleria è un sussidio, che non solo illustra le potenzialità tecnologiche, ma di fatto permette di avere una visione più ampia e chiara delle possibilità, che si tratti di una carta da parati stampata in digitale o di un cuscino, di un capo di abbigliamento stampato a sublimazione o con tecnologia DTG (stampa diretta su capo finito) o di una scatola, di una pavimentazione come di un gadget promozionale, di un totem come di un banner, di una vetrofania come del wrapping di un’auto, di un pannello retroilluminato come di un muro. Sono esempi, sono sperimentazioni, ma soprattutto sono idee, spunti da cui partire per studiare un ampliamento della propria attività, una nuova direzione commerciale, un mercato a sviluppare. In questo senso una manifestazione fieristica non è solo un logo per conoscere le novità di prodotto, ma una vera e propria piattaforma di confronto per lo sviluppo dell’intero settore.
E naturalmente, in quest’ottica, importanti sono anche i sistemi di incisione, taglio e finitura, indispensabili per la decorazione e personalizzazione di una vasta gamma di materiali, rigidi o flessibili. Zund, Esko, Elitron, Cielle, Sei Laser, Protek, Valiani sono alcuni dei protagonisti in questo settore, e il continuo miglioramento di questi sistemi consente di poter ampliare ulteriormente le possibilità di utilizzo di alcuni materiali, dalle materie plastiche al legno, dal tessuto al cartone.
In effetti, oltre alla tecnologia, gli altri due elementi fondamentali per ottenere un prodotto bello e innovativo, sono sicuramente i supporti e gli inchiostri. Tralasciamo volutamente il discorso inchiostri, che riprenderemo in modo più approfondito su uno dei prossimi numeri, e concentriamoci un momento sui supporti. Fino a qualche anno fa il supporto principe della stampa digitale era il PVC, che si affiancava alla carta per permettere di creare grandi immagini di qualità per quegli anni molto elevata. Naturalmente non stiamo parlando di decenni, ma di qualche anno: l’evoluzione dei sistemi di stampa è sempre più veloce, e spinge naturalmente anche lo sviluppo di materiali e supporti stampabili e lavorabili. Dalle pellicole dai banner siamo passati velocemente alle lastre in materiali termoplastici o acrilici; poi è arrivato il boom del tessile, prima attraverso i sistemi transfer e sublimatici, che vengono usati in realtà per la decorazione di una vastissima gamma di oggetti e materiali, infine diretta, passando anche attraverso i cartoni alveolari per arrivare oggi al legno, al vetro, al metallo. Non si tratta chiaramente di applicazioni che sono nate improv-visamente, ma di soluzioni che negli anni sono state sviluppate, perfezionate, testate e comprese. Si, perchè il fatto che oggi si possa stampare tutto e su tutto, non impone che lo debba fare per forza. Le nuove applicazioni nascono da un’idea, ma soprattutto da una richiesta, e vengono quindi affinate per dare risposte concrete e affidabili per una nuova possibilità di mercato. Oggi tutti parlano di carte da parati stampate in digitale, ma non è certo un fatto nuovo, visto che già a livello industriale sono quasi venti anni che si usano macchine digitali. Lo stesso vale per il tessile, già da molti anni oggetto di attenzione da parte dei produttori di tecnologia come dell’industria tessile, ma oggi con la coincidenza di un ulteriore sviluppo dei sistemi, dei supporti e degli inchiostri, permette un livello di produttività e flessibilità tale da divenire molto interessante per diverse tipologie di operatori. Alcuni nomi in questo senso: Tecsys (bello il set letto stampato, tra le altre soluzioni proposte), Gdc (una gamma completa di materiali plastici per ogni esigenza), Giordano Bui (con l’ormai noto Honeycomb panel, sempre più utilizzato in campo design e arredamento), Guandong (con le proposte magnetiche e innovative della linea Spot Decò), Plasting (con una gamma di prodotti in metacrilato con sistema di sospensione che integra illuminazione a LED), F.lli Giovanardi (che propone una gamma completa di tessuti stampabili con i diversi sistemi e un’interessante tessile per la creazione di pavimentazioni), Sol.Ter (che a Viscom proponeva la nuova linea EcoLeather, un tnt con diverse finiture e accoppiamenti per essere utilizzato in molteplici settori, dalle calzature all’abbigliamento, all’arredamento).
Sempre dal punto di vista dei supporti, non possiamo dimenticarci di fare una parentesi dedicata alle pellicole e ai rivestimenti adesivi. Anche in questo caso i nomi di riferimento sono ormai un riferimento non solo nel mondo del wrapping ma anche dell’interior decoration: da Ritrama a Mactac (entrambe presenti con alcuni propri distributori), da Orafol a Avery Dennison, da Spandex (che oltre a distribuire i rivestimenti Di-Noc 3M offre anche la gamma di pellicole ImagePerfect) a Cover-Styl (con una gamma di rivestimenti decisamente interessanti per rapporto qualità prezzo e gamma di texture/decori), questi materiali rappresentano una grande risorsa per il mondo della progettazione di interni e per il settore dell’exhibit design, coniugando una eccezionale flessibilità di utilizzo alla velocità di applicazione e rimozione. Questo rappresenta un indubbio vantaggio ad esempio in ambito retail, potendo facilmente rinnovare l’immagine del punto vendita senza interruzione dell’attività e con la possibilità di rinnovare periodicamente gli elementi decorativi per cambiare in modo semplice ed economico l’aspetto degli ambienti.
Un piccola citazione infine per TattooWall, azienda specializzata nella tecnica dell’affresco digitale, che negli ultimi anni ha sviluppato ulteriormente il proprio prodotto offrendo sempre nuove soluzioni e che in questa edizione ha presentato la novità Fanta Stick, un prespaziato digitale che consiste nella stampa di testi e/o immagini in modalità speculare, non necessariamente vettoriale, sul supporto trasparente con stampanti digitali che utilizzino inchiostri UV o lattice flessibili.
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