Alvisi Kirimoto + Partners, insieme a Renzo Piano, hanno inaugurato lo scorso luglio l‘installazione per Piazza Faber a Tempio Pausania

image-alvisikirimoto-piazzafaber-58301-ph_0j4a3131_photoluigifileticiÈ stata recentemente completata una singolare installazione nella piazza di Tempio Pausania, dedicata a Fabrizio De André. Una varietà di vele di tela colorate fluttua nel cielo del centro del paese. L’installazione, leggera e mutevole, è progettata dallo studio di architettura Alvisi Kirimoto + Partners insieme a Renzo Piano, al quale si deve l’idea dell’intervento.
Nato da un’idea di Renzo Piano e sviluppato dallo studio Alvisi Kirimoto + Partners, che vanta una lunga e consolidata collaborazione con l’architetto genovese, il progetto recentemente realizzato a Tempio Pausania celebra la luce e il colore del paesaggio della Gallura con un intervento di valorizzazione della piazza del mercato.
L’intervento è dedicato al cantante Fabrizio De André che aveva scelto la Gallura come suo ritiro. Dall’amicizia che legava Renzo Piano a Fabrizio De André è nata l’idea di questo straordinario omaggio, teso non solo a ricordare uno dei più sensibili interpreti della natura umana, spesso osservata con gli occhi di chi vive ai margini, ma anche a porre l’attenzione sull’importanza dei piccoli centri del territorio italiano, quali appunto Tempio Pausania.
La piazza, circondata da edifici storici prevalentemente settecenteschi, costruiti con blocchi di granito lasciati a faccia vista e caratterizzata da una pavimentazione in selciato di piccolo taglio e fasce di granito grigio, si raggiunge attraverso strade strette e irregolari che offrono scorci variabili sullo spazio aperto. Qui il progetto affidato agli architetti Massimo Alvisi e Junko Kirimoto, e realizzato in continuità con l’idea dell’architetto Renzo Piano, ha portato alla realizzazione di una serie di 12 elementi sospesi, che sullo sfondo hanno la cortina di edifici in pietra e le arcate del vecchio mercato. Vele di tela colorate fluttuano nel cielo, come trasportate dal vento e posate, in un equilibrio mutevole, su una tela di fili tesi tra gli edifici. L’idea dell’architetto Renzo Piano di realizzare una sorta di “ragnatela” che fermasse i colori della luce si traduce così in un gioco leggero fatto di funi, teli che non toccano la piazza, ma la ombreggiano e la colorano. Quando le vele sono chiuse, “12 matite colorate” (il riferimento è a una antica passione di Fabrizio De Andréimage-alvisikirimoto-piazzafaber-58301-ph_0j4a2809_photoluigifiletici per i pastelli Faber-Castell, da cui il soprannome datogli dagli amici) sembrano sospese tra le pareti di granito.
“Questo intervento, con la sua leggerezza e la sua prorompente vitalità, ci ha permesso di confrontarci nuovamente con i piccoli centri urbani. Partendo dall’idea di Renzo Piano di ‘catturare i raggi di luce e i suoi colori’ abbiamo spostato il punto di azione in alto, al di sopra della piazza, costringendo chi passa a guardare oltre i tetti, a confrontarsi con il grigio degli edifici e il colore del cielo, annullando i margini spigolosi dell’area,” dice l’architetto Massimo Alvisi.
La realizzazione della piazza ha previsto la disposizione di una maglia di funi d’acciaio composta da 19 fili spiroidali, fissati, tramite barre di ancoraggio, alle salde e spesse pareti in granito degli edifici circostanti. La maglia forma dei grandi triangoli sospesi, dai cui vertici si diramano altri tiranti sino a formare 12 triangoli di tessuto di diverse dimensioni. Questi triangoli sono avvolgibili attorno a rulli motorizzati con un meccanismo simile a quello della vela nautica. La motorizzazione consente due diverse configurazioni. La prima, con vele aperte a creare triangoli d’ombra nella piazza; la seconda, con vele chiuse in cui la maglia di funi si intensifica tra funi principali, cavi di scorrimento e di tensionamento dei tessuti. La configurazione con vele aperte prevede anche la proiezione, sulle stesse, di immagini e parole; intervento che, insieme all’allestimento della piazza interna nell’edificio dell’ex-mercato, costituirà il completamento del progetto.

 

La visione dei progettisti
Alla piazza, che misura circa 375 metri quadrati, si accede da strette vie che aprono la vista all’intervento, composto da un sistema di funi e vele. Queste ultime, aperte, assumono la forma di triangoli di varia forma e dimensione che, una volta chiuse, si riducono fino ad apparire come tante matite colorate che si dispongono sospese tra i fronti murari degli edifici.
La maglia di funi, realizzata con cavi in acciaio, è ancorata alle spesse mura degli edifici attraverso un ancoraggio ad iniezione controllata con calza, molto usato nel campo del consolidamento. Le pareti sono state forate assialmente; all’interno dei fori è stata inserita una calza e sono state eseguite delle iniezioni con malta. Si è ottenuto in questo modo un efficace legame fra muratura e cavi, minimizzando l’impatto visivo dell’ancoraggio.image-alvisikirimoto-piazzafaber-58301-mod_001
Le vele sono costituite da 12 triangoli di tessuto di dimensioni variabili. Dalla minima di 1,60×1,20×1,30 (2,06 metri quadrati) alla massima di 5,90×4,50×3,20 (15,60 metri quadrati) e sono in poliestere stampato (Serge Ferrarì Tessuto Soltis 92).
Ogni vela è dotata di un motore in testa al rullo avvolgitore, di funi, pulegge e molla di richiamo che regolano la movimentazione; componenti, queste, utilizzate anche nella nautica. Il sistema di movimentazione delle vele può essere gestito singolarmente o per gruppi di vele, in base alla configurazione che si vuole ottenere; è gestito da un pannello posto nella sala controllo adiacente all’ingresso all’edificio dell’ex Mercato e dotato anche di anemometro e igrometro per la chiusura automatica delle vele in caso di eccessivi vento o pioggia.
Sono stati inoltre previsti 4 punti, posti sulle pareti dei 3 edifici perimetrali della piazza, escludendo il Mercato, per il posizionamento di barre metalliche di supporto, sulle quali sono fissati dispositivi di illuminazione. Si tratta di una serie di 14 lampade Maxi Woody iGuzzini (ottica flood, nel caso in cui la vela è più vicina alla sorgente luminosa; ottica spot, nel caso delle vele più lontane dalla sorgente luminosa) e sagomatori per orientare la luce verso la vela. Per l’illuminazione di ogni vela è stato previsto un proiettore luminoso; due proiettori per le vela centrale, di dimensioni maggiori.
Le stesse barre che ospitano i corpi illuminanti sono predisposti anche come supporto dei diffusori sonori e dei proiettori video con i quali potranno essere realizzate immagini in movimento sulle vele e proiezioni dei testi delle canzoni di De André, secondo il progetto multimediale elaborato da Studio Azzurro e oggetto di una prossima fase di realizzazione.
Alvisi Kirimoto + Partners
Dopo 10 anni di collaborazione con architetti internazionali come Renzo Piano, Massimiliano Fuksas e Oscar Niemeyer, Massimo Alvisi e Junko Kirimoto fondano nel 2002 l’ufficio di architettura Alvisi Kirimoto + Partners.  Tra le numerose realizzazioni: gli interni del nuovo teatro Alexandrinsky a San Pietroburgo; la Cantina Bulgari a San Casciano dei Bagni in Toscana; il nuovo edificio direzionale per la Molino Casillo in Puglia; il teatro dell’Accademia di Belle Arti a Napoli; il teatro Comunale di Corato; il complesso di piccole e medie industrie Incà a Barletta (Bari); un image-alvisikirimoto-piazzafaber-58301-dw_003hotel a Dalmine (Bergamo); un edificio residenziale a Trani (Bari); i padiglioni temporanei per la Festa del Cinema di Roma; il nuovo ristorante Hamasei a Roma; i Davide Cenci Store di Roma e Milano. Tra gli allestimenti più importanti quello per il museo Aristaios nella sala del Peduncolo dell’Auditorium Parco della Musica di Roma; quello per la mostra “il silenzio a colori” di Michelangelo Antonioni; quello permanente per musa, museo degli strumenti musicali, nell’auditorium Parco della musica di Roma; e quello per Saltexpò alla Mostra d’Oltremare a Napoli.
Alvisi Kirimoto + Partners ha alle spalle numerose opere che hanno avuto per oggetto d’indagine non solo alcune delle maggiori città italiane ma anche centri minori, aree periferiche alle quali, con sensibilità e ingegno, ha applicato con successo la sua esperienza. inoltre, nell’ambito di una lunga collaborazione con l’architetto Renzo Piano, Massimo Alvisi ha negli ultimi anni assistito il senatore a vita nella conduzione del programma G124, dedicato al riscatto e alla valorizzazione delle periferie nel territorio nazionale. lo studio, in collaborazione con il professor Christian Iaione (LUISS labGov), ha redatto le linee guida e strategiche di indirizzo per le politiche urbanistiche della città di Battipaglia, in provincia di Salerno, che porranno i presupposti per la futura redazione del PUC. inoltre, Alvisi Kirimoto + Partners si è recentemente occupato del project management per lo studio OMA di Rem Koolhaas per il progetto di riqualificazione dell’area degli ex-mercati Generali a Roma e per la Fondazione Prada a Milano. Sono attualmente in corso la progettazione e realizzazione dell’Hotel Luxuri spa che affaccia sul porto antico di Trani, della Cantina vinicola a Corato in Puglia, e di due casali in Toscana e in alto Lazio.
www.alvisikirimoto.it

 

 

Crediti e dati
Nome del progetto: Piazza Faber a Tempio Pausania
Luogo: Tempio Pausania, Sardegna
Committente: Unione dei Comuni Alta Gallura (Segretario e direttore generale e RUP: Jeanne Francine Murgia)

 

 

Progettazione
Progetto architettonico: Alvisi Kirimoto + Partners
Architect in charge e project management: Arch. Chiara Quadraccia / Alvisi Kirimoto + Partners
Ideazione e supervisione artistica: Arch. Renzo Piano / Renzo Piano Building Workshop
Consulenti
Progetto strutturale: Ing. Bruno Finzi / CeAS s.r.l.
Progetto impianti: Ing. Mario Semproni
Sicurezza in fase di progettazione: Ing. Bernardo Gioberti
Analisi dei costi: Ing. Gianluca Gangemi
Supporto tecnico locale: Ing. Giuseppe Visicale
Installazione multimediale: Studio Azzurro
Direzione lavori: Geom. Tony Marrone
Impresa esecutrice dei lavori: CREA S.r.l.
Realizzazione vele: Bega – SmarT OutdooR SoolutionS
Dati generali
dimensioni delle vele:  – minima: lati del triangolo 1.60 m x 1.20 m x 1.30 m = 2,06 mq – massima: lati del triangolo 5.90 m x 4.50 m x 3.20 m = 15,6 mq – altezza posizione vele: – minima 4,5 m – massima 11 m
dimensioni della piazza: 25 m x 15 m (circa 370 mq)
tessuto delle vele: Serge Ferrarì – tessuto Soltis 92
Fotografo
Luigi Filetici www.luigifiletici.it

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