Plotini Allestimenti realizza alcune delle mostre nel ricco programma della XXI Triennale a conferma di un legame storico e profondo con il grande evento milanese

Dopo vent’anni torna la grande esposizione internazionale della Triennale di Milano, grazie al sostegno del BIE, Bureau International des Expositions, del Governo Italiano, Comune di Milano, Regione Lombardia, Camera di Commercio di Milano e Camera di Commercio di Monza e Brianza.
DSC04289La XXI Esposizione Internazionale della Triennale di Milano si articola in un programma di mostre, eventi, call, festival e convegni diffusi in tutta la città, dal Palazzo della Triennale alla Fabbrica del Vapore, dal Pirelli HangarBicocca ai Campus del Politecnico, dal Campus della IULM al MUDEC, dal Museo della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci” a BASE Milano, dal Palazzo della Permanente ad Experience (Ex Area Expo), dal Museo Diocesano alla Fondazione Pirelli, dall’Università degli Studi di Milano al Grattacielo Pirelli, dall’Accademia di Belle Arti di Brera al Triennale ExpoGate fino alla Villa Reale di Monza, sede storica delle prime Mostre Internazionali.
21st Century. Design After Design tocca questioni chiave come la nuova “drammaturgia” del progetto, che consiste soprattutto nella sua capacità di confrontarsi con i temi antropologici che la modernità classica ha escluso dalle sue competenze (la morte, il sacro, l’eros, il destino, le tradizioni, la storia); la questione del genere nella progettazione; l’impatto della globalizzazione sul design; le trasformazioni conseguenti la crisi del 2008 e l’arrivo del XXI secolo; la relazione tra città e design; i rapporti tra design e accessibilità delle nuove tecnologie dell’informazione; i rapporti tra design e artigianato.DSC04256
Fino al prossimo settembre il Palazzo della Permanente e i molti siti espositivi distribuiti in città e nella provincia si animano di eventi e appuntamenti, attraverso allestimenti di grande fascino e cura tecnica. Uno dei protagonisti di questa importante kermesse è la Plotini Allestimenti, che ha realizzato gli allestimenti di alcuni dei principali eventi in programma, a testimonianza di uno stretto legame tra DSC04258l’azienda e l’istituzione milanese. Plotini infatti firma alcuni degli allestimenti più significativi sin dal lontano 1954, quando per la decima Triennale aveva realizzato la mostra di Franco Albini. Una collaborazione che è proseguita negli anni con alcuni dei nomi più importanti dell’architettura e del design a livello internazionale. Paolo Plotini: “realizzare gli allestimenti per le mostre della Triennale è un motivo di orgoglio per noi, perchè ci permette di confrontarci e di collaborare con i grandi maestri del design internazionale, e il fatto di essere presenti da oltre cinquanta anni è una conferma della serietà dell’azienda e della sua capacità di fornire sempre soluzioni tecnicamente impeccabili e in grado di esprimere al meglio la creatività dei progettisti”.
Per questa XXI Triennale, Plotini Allestimenti ha realizzato diversi allestimenti, oltre alle grandi scritte che sono presenti sugli edifici dell’Expo Gate: la mostra New Craft, ospitata negli spazi della Fabbrica del Vapore, per la quale ha realizzato l’intero allestimento progettato da Piero Zucchi; Metropoli Multi6etnica, la mostra curata da Andrea Branzi (anche in questo caso realizzato l’intero allestimento); City After City, la mostra organizzata in Area Expo per la quale sono state realizzate le grandi pareti in abete alte 9 metri per le video proiezioni (uno dei pochi casi in cui la struttura costruttiva diventa un elemento di forte impatto scenografico, quasi architetturale), i quadri espositivi luminosi e l’area bookshop e bar. Allestimenti molto diversi tra loro, dove si mixano alla perfezione la sapienza costruttiva artigiana e l’innovazione tecnologica, la conoscenza dei materiali costruttivi e la capacità di trasformare lo spazio in emozione.

New Craft
In scena l’incontro virtuoso fra saper fare artigiano, innovazione tecnologica e cultura del progetto. La mostra permette di guardare all’opera i nuovi strumenti del digital manufacturing e capire la loro integrazione con il lavoro e le abilità degli uomini. In occasione della XXI Esposizione Internazionale della Triennale di Milano, la Fabbrica del Vapore ospita la mostra New Craft.DSC04987
La mostra offre una rassegna di questo modo di pensare la manifattura, affiancando a produttori consolidati i giovani selezionati nell’ambito della Call Under 35 che ha raccolto oltre 500 candidature da più di 30 paesi del mondo.
Tanti i settori coinvolti in mostra: biciclette, stampa letterpress, gioielli, vestiti, mobili, protesi, acciaio e legno. Non solo prodotti, ma anche processi: a fianco di oggetti e istallazioni prende forma un laboratorio distribuito capace di dare vita a manufatti straordinari. Emerge così una cultura del progetto che si innesta sul potenziale di flessibilità e di personalizzazione tipico della manifattura digitale. Oggetti modellati sul dialogo fra sensibilità e culture diverse diventano il tramite per dare visibilità a progetti sociali e culturali di cui i nuovi artigiani sono protagonisti consapevoli. D’impatto l’allestimento della mostra a cura dello Studio Geza: al centro della Fabbrica del Vapore troverà posto un grande tavolo da lavoro, una struttura con finitura in cemento, dall’iconica forma a “X”, spazio di incontro e di creazione, oltre che supporto per videoproiezioni e informazioni grafiche, e luogo dove durante i mesi di applanimetria-tcp3-okertura della mostra si alterneranno workshop e verranno creati oggetti inseriti nella mostra stessa. All’entrata della cattedrale della Fabbrica del Vapore 9 grandi installazioni verticali materiche racconteranno il risultato dell’incontro, tutt’altro che scontato, fra design, arte e saperi della tradizione. Ai lati della cattedrale invece un’ampia area multilab accoglierà diverse realtà dell’artigianato contemporaneo.

City After City
Al centro della riflessione sul futuro dell’urbanistica del XXI secolo c’è l’idea che la città debba oltrepassare la combinazione di valori e motivazioni che la costituiscono attualmente.DSC04139
L’area di Expo Milano 2015 riapre e diventa Experience. In occasione della XXI Esposizione Internazionale della Triennale di Milano, Experience ospita il gruppo di mostre dal titolo City after the City. City after the City – un vero e proprio necklace of exhibitions – presenta una successione di situazioni rappresentative delle aspirazioni per una città diversa senza cadere nella nostalgia di una mitica città ideale e senza pretendere di raggiungere il luogo del radicamento nelle proprie origini.
City after the City indaga i sintomi di una tendenza planetaria all’oltrepassamento della città convenzionale, sintomi presentati al grande pubblico con metodi espositivi adeguati.
Nei due padiglioni del sito Expo prospicienti la piazza di ingresso al Cardo dalla passerella di Cascina Merlata, è allestito l’ambiente di City after the City con le mostre:
Lanscape Urbanism, a cura di Gaia Piccarolo
Urban Orchard, a cura di Maite Garcia Sanchis
Expanded Housing, a cura di Matteo Vercelloni
People in Motion, a cura di Michele Nastasi
Street Art, a cura di Nina Bassoli
Meeting Bookroom, a cura di Sonia Calzoni
Blackloth, a cura di Giovanni Chiaramonte e Joel Meyerowitz
Planetary Vegetable Garden, a cura di Maria Teresa d’Agostino

Metropoli Multienica
Il formarsi di società multietniche, caratterizzate dalla convivenza, più o meno conflittuale, di minoranze razziali e culturali, è tra le caratteristiche più significative del XXI secolo.
In occasione della XXI Esposizione Internazionale, la Triennale di Milano presenta la mostra La Metropoli Multietnica. La convivenza tra le minoranze razziali e culturali nelle società multietniche viene spesso interpretata come un felice girotondo, caratterizzato da una reciproca tolleranza che permetterebbe a ciascunaDSC04120_2 di queste di conservare le proprie memorie e le proprie antiche abitudini.
In realtà questo arcipelago di etnie viene quotidianamente attraversato dai flussi invasivi delle merceologie internazionali, diffuse dalla globalizzazione dei mercati, il cui effetto consiste in una progressiva omologazione, dentro alla quale scompaiono le memorie, le tradizioni, i volti, i costumi; la multietnicità, come infetto indotto della Civiltà Merceologica, tende dunque a assorbire la complessità della nostra società, svuotandola dalle antiche tracce di un mondo destinato a scomparire dentro alla nebbia del mercato mondiale.

plotini.com

New Craft – A cura di: Stefano Micelli
Coordinamento: Sara Salmaso
Progetto di allestimento: GEZA – Gri e Zucchi architetti con Stefania Anzil, in collaborazione con Stefania Mantovani – Artway of Thinking e Camilla Andreani
Progetto grafico: Sebastiano Girardi, Matteo Rosso
Proiezioni Multimediali: Cristina Barbiani
Coordinamento Tecnologico: Fabio D’Agnano

City After City – Ideazione e direzione: Pierluigi Nicolin
Progetto architettonico: Pierluigi Nicolin
Progetto grafico esterno: Italo Lupi
Pensilina: Sonia Calzoni
Progetto grafico espositivo: Daniele Ledda, xycomm
Ambiente sonoro: Carlo Boccadoro
Progetto illuminotecnico: Carlotta de Bevilacqua
Progetti di allestimento: Giulio Iacchetti, òbelo, Bruce Mau Design
Video: Pierluigi Anselmi, N!03, Marco Vicini

Metropoli Multietnica – A cura di: Andrea Branzi
Progetto di allestimento: Daniele Macchi, Studio Andrea Branzi
Progetto grafico: Daniele Macchi, Studio Andrea Branzi

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