In un intervista Mark Blundell, CEO di SA International ci ha raccontato le sue visioni per il 2016 nel mercato della stampa digitale

SA International (SAi) è fornitore di soluzioni software dal design alla produzione per i settori della cartellonistica, della stampa digitale, della serigrafia e della lavorazione CNC. Mark Blundell, CEO, ha condiviso con noi le sue idee in merito a ciò che il 2016 ha in serbo per il settore, per la sua azienda e per i fornitori di servizi di cartellonistica e stampa di grandi formati.

 MarkBlundell2Come si prospetta il 2016 per il mercato della cartellonistica e della stampa su grandi formati?
Credo che troveremo situazioni simili in molte aree geografiche. Lavoriamo molto con il Brasile e la Cina e, benché entrambi i mercati siano promettenti, è difficile prevedere un’espansione di rilievo date le condizioni economiche attuali. Dal punto di vista di SAi, mi aspetto una crescita in EMEA, mentre la situazione resterà probabilmente stabile in America settentrionale. Per quanto riguarda le tecnologie, le opzioni basate su solvente (comprese quelle basate su solvente ecologico) continueranno a lasciare il passo alla stampa UV e Latex, queste tecnologie seguiranno la crescita in ambiti applicativi quali il tessile e la ceramica.

 In questo settore ancora altamente competitivo, come riesce a differenziarsi SAi per conquistare clienti nuovi e fidelizzare quelli attuali?
Offriamo ai nostri diversi gruppi di clienti soluzioni ad ampio raggio. Allo stesso tempo, continuiamo a investire nelle offerte basate sulla nostra tecnologia “core” per offrire ai fornitori di servizi di stampa su grandi formati e alle aziende di cartellonistica le soluzioni software più evolute e complete a supporto della produttività. Inoltre, riconosciamo la necessità di fornire valore aggiunto, in particolare in questa realtà in cui i clienti hanno esigenze e priorità diverse. SAi continua a offrire un certo numero di funzionalità diversificate per rispondere alle diverse esigenze dei clienti: ad esempio, per tenere traccia della performance aziendale tramite soluzioni basate su Cloud, monitorare la produzione utilizzando uno smartphone o un smartwatch, oppure poter trarre vantaggio dall’utilizzo del nostro software tramite pacchetti in abbonamento.

Insomma suona come se si trattasse di rimanere sempre qualche passo avanti. Secondo lei, si prospettano particolari sfide o richieste per il resto dell’anno?
Credo che continueranno a essere richieste soluzioni caratterizzate dalla semplicità. Gli esperti del settore converranno che, ad oggi, offriamo il flusso di lavoro per la stampa ed il taglio di più facile utilizzo sul mercato. In effetti, i produttori ci riferiscono che è molto più facile stampare e scontornare con Flexi che non utilizzare altri software presenti sul mercato da combinare con software di taglio.
Tale facilità d’uso si traduce in maggiore produttività e in una minore incidenza di colli di bottiglia per gli utenti. Nei prossimi due anni ci concentreremo sul colore con l’obiettivo di semplificare l’intero processo e renderlo altrettanto facile da utilizzare. Il metodo attuale basato sui profili ICC è indicato per chi dispone di conoscenze solide nel campo del colore e delle prove colore. Intendiamo rendere il tutto più semplice, a beneficio degli utenti meno esperti. Il nostro obiettivo è permettere a chi riscontra maggiori difficoltà e a chi non dispone di specifiche competenze in merito ai profili colore di poter comunque conseguire la precisione cromatica.

 A suo avviso nel 2016 prenderanno piede particolari tendenze o temi?
Come già si vede con la stampa 3D, credo che alcuni aspetti della produzione si avvicineranno maggiormente al consumatore. Con questo non intendo lo smantellamento totale della linea di assemblaggio. Piuttosto, credo che nel nostro settore alcuni aspetti della produzione verranno portati più vicini al luogo di consumo.
Penso ad esempio agli ambiti applicativi del packaging e del display, in cui potrebbe nascere una nuova domanda per basse tirature di prodotti per imballaggi. Al momento, le “basse tirature” di un fornitore di packaging superano ancora di varie centinaia di migliaia di pezzi le effettive esigenze materiali o economiche di un designer che desidera semplicemente ricevere alcuni prototipi. Una soluzione di packaging per basse tirature con funzionalità di progettazione di confezioni in grado di gestire non solo la stampa e il taglio, ma anche, ad esempio, la piega, consentirebbe a questo tipo di utenti di gestire dispositivi più piccoli in modo autonomo. SAi è in grado di rispondere a tali esigenze e offrire valore aggiunto ai clienti, e si tratta quindi di un’area a cui stiamo mirando.

 Davvero interessante! Siamo ansiosi di conoscere gli sviluppi futuri. Infine, con l’arrivo del 2016, ha dei consigli di business specifici da offrire ai fornitori di servizi di stampa per grandi formati e cartellonistica?
Mi limiterò a sottolineare quanto sia importante per i fornitori di hardware e software riuscire a differenziarsi offrendo soluzioni sempre migliori. Anche gli utenti di tali soluzioni devono puntare a distinguersi dai propri concorrenti. Affrontando un aspetto in modo diverso dagli altri, ad esempio stampando su supporti come il legno o la ceramica, è possibile ampliare i servizi che si offrono. I responsabili marketing e del brand cercano sempre nuovi modi di massimizzare il potenziale creativo entro i limiti del budget a disposizione. Se si riesce a stuzzicarne l’interesse, sarà possibile cogliere nuove occasioni di dialogo e possibilmente di business. Attualmente il mercato della cartellonistica e della stampa per grandi formati offre nuove opportunità interessanti. Il successo della propria realtà dipende dalla capacità di offrire valore aggiunto e differenziarsi dalla concorrenza.

Hs/ki6

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