Abbiamo visto i diversi materiali a base cartone. Ma come posso trasformare un pannello in un oggetto che unisca estetica e semplicità di utilizzo? La risposta oggi è estremamente semplice. Con una tecnologia di taglio e sagomatura in grado di gestire l’intero processo in automatico. I pannelli in cartone strutturale possono essere infatti sottoposti a un gran numero di lavorazioni: possono essere tagliati, sagomati, fustellati, cordonati, forati; in base al progetto da realizzare la macchina lavora sul pannello seguendo le indicazioni computerizzate e dunque offrendo anche una elevata ripetibilità e precisione nelle copie. Il vero vantaggio è che il pannello lavorato in questo modo può essere immagazzinato e spedito previo montaggio, quindi con una superficie occupata decisamente piccola. La leggerezza del materiale, inoltre, è un ulteriore vantaggio per quanto riguarda i costi di trasporto. Una volta arrivato a destinazione, normalmente l’oggetto viene montato in pochi minuti, senza necessità di attrezzi particolari o personale specializzato. Un vantaggio ulteriore, ad esempio se pensiamo alle catene di negozi, che possono ricevere l’espositore “display”arredo in scatola di montaggio e lo stesso commesso può effettuare velocemente il montaggio e posizionamento dell’oggetto.
Ma dicevamo della tecnologia. In linea di massima questi materiali alveolari o ondulati vengono lavorati con plotter da taglio predisposti in modo automatico per la maggior parte delle lavorazioni semplicemente con il cambio utensile: le lame intercambiabili infatti permettono di poter fare tagli dritti, curvi, a 45°, cordonature e fori, che semplificano il montaggio e normalmente non richiedono attrezzi e utensili (lo studio attento delle sagome consente infatti di poter utilizzare incastri e sovrapposizione senza uso di collanti e elementi di fissaggio). Normalmente questi plotter spaziano dal piccolo sistema, per lavorazioni su piccole superfici, fino a macchine di tipo industriale, con automazioni anche per il carico e scarico del materiale e alte produttività.
Un altra tecnologia similare, integra invece taglio e fresa nella stessa macchina: in questo modo è possibile lavorare sia materiali come il cartone ma anche pannelli rigidi come legno e materie plastiche, quindi con un range di lavorazioni più ampio e completo.
Tra i protagonisti in questo senso ricordiamo Esko, Zund, Valiani, Elitron, Protek, Cielle.
Un’altra tecnologia molto in uso per la lavorazione di cartone ma anche di tutta una serie di materiali rigidi e flessibili è il laser. In questo caso esistono diverse tipologie di sorgenti laser che lavorano meglio su materiali diversi, quindi meglio programmare con lungimiranza la scelta di questi sistemi in funzione del proprio business plan di sviluppo. Il laser offre una perfetta linea di taglio e precisione, e permette anche di realizzare incisioni e marchiature (quindi possiamo incidere loghi, marchi e brand) direttamente sul materiale.
Sistemi che in Italia vedono protagoniste aziende come Trotec, Cutlite Penta e Sei Laser, giusto per citare quelle più vicine al mondo delle arti grafiche e del design.
Dal punto di vista della personalizzazione, quindi della stampa, i materiali come carta e cartone richiedono sistemi di stampa con inchiostri a base acqua. Chiaramente il colore della superficie da stampare potrebbe influire sulla brillantezza dei risultati e sulla nitidezza delle immagini, ma praticamente tutti i sistemi in commercio oggi includono l’opzione del bianco come colore di fondo, quindi creando inizialmente una base chiara per la stampa successiva in quadricromia. Oggi i sistemi più usati sono quelli Latex, vale a dire appunto con inchiostri particolari a base acqua con una percentuale di resine che, sottoposte a lampade UV per l’asciugatura, polimerizzano e di fatto ancora stabilmente il pigmento alla superficie. Mimaki, Ricoh, HP, Fujifilm, Roland DG, Ocè, Durst sono alcuni tra i maggiori produttori in questo mercato, con sistemi che van dalla piccola stampante di formato A3 al sistema di grande formato e alta produttività.
Un’ultima considerazione per quanto riguarda la decorazione. Molti materiali possono essere rivestiti con pellicole autoadesive, a tinte piatte, con effetti speciali o stampabili. Un mercato che è arrivato con forza anche nell’interior decoration (dall’esperienza nel car wrapping) per due fattori in particolare: da un lato l’elevatissima gamma di finiture e soluzioni, dall’altro la possibilità di rinnovare in modo veloce, pulito ed economico l’immagine di un oggetto, di un arredo o di un ambiente. Nell’ottica del risparmio delle materie prime, dunque, ma anche di una maggiore attenzione agli sprechi, le pellicole offrono la soluzione più adatta per rinnovare una superficie in modo veloce e di grande effetto, evitando quindi di buttare vecchi arredi o di poterli rinnovare periodicamente per rispondere a precise richieste di comunicazione e di immagine.

Vediamo alcuni dei prodotti maggiormente utilizzati in campo espositivo e di comunicazione e le tecnologie: Intro, Ti.Vu.Plast, Bui Giordano, storaenso, bencore, 3acomposites, casepaper

 

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